Revisione della legge sulle attività informative
La legge sulle attività informative deve essere rivista. La consultazione relativa al progetto di revisione è stata svolta nell’estate del 2022. In seguito all’inchiesta amministrativa concernente l’acquisizione di informazioni da parte dell’ambito Ciber del SIC, il DDPS dividerà il progetto di revisione in due parti.

Panoramica
Gli elementi fondamentali della revisione sono l’ampliamento delle misure di acquisizione soggette ad autorizzazione per svolgere accertamenti su attività di estremismo violento, la riorganizzazione completa della memorizzazione dei dati in seno al SIC e il trasferimento dei compiti dell’Autorità di controllo indipendente per l’esplorazione radio e l’esplorazione dei segnali via cavo (ACI) all’Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative (AVI-AIn). Questi punti sono stati oggetto della procedura di consultazione che si è svolta tra il 18 maggio e il 9 settembre 2022.
All’inizio del 2022 il DDPS ha commissionato un’inchiesta amministrativa indipendente concernente l’acquisizione di informazioni da parte dell’ambito Ciber del SIC senza autorizzazione. Il DDPS ha ricevuto i risultati di questa inchiesta svolta dall’ex giudice federale Niklaus Oberholzer in data 12 agosto 2022, ovvero durante la procedura di consultazione. Il rapporto finale raccomanda in particolare di adeguare determinate disposizioni della LAIn relative al trattamento dei dati in ambito ciber. Il SIC ha dato seguito a tali raccomandazioni.
Per questa ragione il progetto di revisione viene diviso in due parti. È previsto che entro la fine del 2025 il Consiglio federale adotti all’attenzione del Parlamento il messaggio relativo alla prima parte («pacchetto di base»), che è già stato oggetto di una procedura di consultazione nel 2022. Questa parte della revisione potrebbe entrare in vigore non prima del 2027. Per la seconda parte («revisione ciber»), è prevista una procedura di consultazione supplementare.
Gli adeguamenti della LAIn consentono al Consiglio federale di tenere conto dell’evoluzione della situazione di minaccia nel corso degli ultimi anni e delle esperienze maturate dall’entrata in vigore della legge.
Estremismo violento
Nell’ambito della lotta contro l’estremismo violento, la revisione proposta dal Consiglio federale è volta a creare misure supplementari per l’individuazione tempestiva e la prevenzione. In concreto, le misure di acquisizione soggette ad autorizzazione potranno essere adottate anche per l’acquisizione di informazioni su gravi minacce derivanti da attività di estremismo violento. Tali misure possono concernere organizzazioni e persone che negano i fondamenti della democrazia e dello Stato di diritto e che commettono, incoraggiano o approvano atti violenti allo scopo di raggiungere i loro obiettivi.
Tali possibilità supplementari sono proposte dal Consiglio federale anche in considerazione di svariati interventi parlamentari.
Transazioni finanziarie
Le novità introdotte con la revisione concernono anche gli accertamenti di transazioni finanziarie, ad esempio in caso di finanziamento di attività terroristiche o di reti di spionaggio. Attualmente il SIC non ha la possibilità di ottenere dagli intermediari finanziari informazioni concernenti il finanziamento di persone o gruppi rilevanti in materia di sicurezza. Nella revisione della LAIn è prevista una nuova misura soggetta ad autorizzazione per l’acquisizione di dati presso gli intermediari finanziari: in caso di grave minaccia per la sicurezza della Svizzera, in futuro il SIC potrà analizzare anche flussi finanziari esigendo dagli intermediari finanziari informazioni riguardo a transazioni. Tale misura potrà essere impiegata ad esempio nel caso di aziende commerciali, organizzazioni che perseguono ideali o istituzioni religiose in merito alle quali sussistono indizi fondati di partecipazione al finanziamento di attività terroristiche, di intelligence o di estremismo violento.
Vincoli di autorizzazione
Come è già il caso per le misure di acquisizione soggette ad autorizzazione in vigore, anche le previste misure supplementari saranno vincolate a condizioni rigorose: dovranno essere autorizzate sia dal Tribunale amministrativo federale sia dal capo del DDPS. Inoltre, prima di concedere l’autorizzazione, il capo del DDPS ha l’obbligo di consultare previamente il capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) e il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Per quanto concerne il prolungamento di misure già in corso, in futuro l’autorizzazione potrà essere concessa senza previa consultazione del DFGP e del DFAE.
Trattamento dei dati
La ridefinizione del trattamento dei dati nell’ambito dell’intelligence è stata auspicata nel 2019 dalla Delegazione delle Commissioni della gestione delle Camere federali. Nei lavori sono state inoltre integrate le considerazioni dell’autorità di vigilanza indipendente AVI-AIn e le osservazioni di una perizia giuridica dell’Ufficio federale di giustizia. Nella nuova regolamentazione è stata inoltre recepita la revisione della legge federale sulla protezione dei dati, che prevedibilmente entrerà in vigore il 1 settembre 2023. Il nuovo regolamento si basa anche sulla revisione della legge sulla protezione dei dati (LPD), entrata in vigore il 1° settembre 2023.
I limiti posti al trattamento di dati – allo scopo di proteggere le attività politiche e l’esercizio della libertà di opinione, di riunione e di associazione – sono rimasti immutati. Nella revisione non sono più definiti i singoli sistemi d’informazione per il trattamento dei dati di intelligence; per contro, sono state regolamentate le categorie dei dati di intelligence. La protezione dei dati non ha subito mutamenti. La revisione della legge federale sulla protezione dei dati è stata recepita anche per quanto concerne il diritto d’accesso ai dati, che è stato semplificato analogamente alla regolamentazione vigente per l’Ufficio federale di polizia.
Autorità di vigilanza
La richiesta di esaminare la fusione delle due autorità di vigilanza indipendenti – l’Autorità di controllo indipendente per l’esplorazione radio e l’esplorazione dei segnali via cavo (ACI) e l’Autorità di vigilanza indipendente sulle attività informative (AVI-AIn) – era già stata avanzata durante i dibattiti parlamentari concernenti la LAIn del 2015. È ciò che la revisione propone ora. Il trasferimento dei compiti dell’ACI all’AVI-AIn contribuisce a una migliore integrazione del controllo dell’esplorazione radio e dell’esplorazione dei segnali via cavo nelle attività di vigilanza. Inoltre, le competenze dell’AVI-AIn nei confronti delle autorità d’esecuzione cantonali vengono precisate, tenendo conto della ripartizione delle competenze tra la Confederazione e i Cantoni.
FAQ
In generale
Misure di acquisizione soggette ad autorizzazione
Estremismo violento
Intermediari finanziari
Trattamento dei dati
Tappe fondamentali
Ulteriori informazioni
Indice
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Christoph Gnägi, sost capo della comunicazione
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