Il Parlamento conferisce maggiori competenze al Consiglio federale in materia degli affari offset
Il Parlamento ha risolto i punti in sospeso relativi alla legge militare e ad alcune ordinanze. Al centro delle discussioni vi erano il disciplinamento degli affari, la competenza di autorizzazione degli impieghi armati, la durata della scuola reclute e l’effettivo reale dell’esercito.
Il messaggio del Consiglio federale comprende diverse modifiche della legge militare, dell’ordinanza dell’Assemblea federale sull’amministrazione dell’esercito, dell’ordinanza sull’organizzazione dell’esercito e di altre basi legali. Con questo progetto il Consiglio federale intende rendere la scuola reclute e i corsi di ripetizione più flessibili e compatibili con il sistema di milizia, migliorare la protezione dell’esercito dalle ciberminacce e digitalizzare le interazioni tra l’esercito e i militari. Il Consiglio federale intende inoltre sancire nella legge militare i principi fondamentali degli affari di compensazione nell’ambito degli acquisti all’estero. Il progetto contiene anche una disposizione transitoria volta a consentire il superamento temporaneo dell’effettivo reale dell’esercito a condizione che siano soddisfatte determinate circostanze.
Discussioni sulla competenza di autorizzazione degli impieghi armati…
Le discussioni sulla legge militare si sono concentrate sulla durata complessiva della scuola reclute (SR), sul disciplinamento degli affari offset e su quanti militari armati il Consiglio federale può, di propria competenza, chiamare in servizio per un servizio d’appoggio.
Anziché 10 come finora, d’ora in poi il Consiglio federale potrà chiamare in servizio contemporaneamente 36 militari armati al massimo per impieghi di durata superiore a tre settimane senza chiedere l’approvazione dell’Assemblea federale (art. 70 cpv. 3). Su questo punto è stata la conferenza di conciliazione a riuscire a chiudere le distanze. Il Consiglio nazionale voleva inizialmente aumentare il numero dei militari armati a un massimo di 18, come proposto dal Consiglio federale. Il Consiglio degli Stati, invece, aveva inizialmente proposto un numero illimitato di militari armati, poi, come compromesso, un massimo di 50.
Concerne il disciplinamento degli affari offset le due Camere hanno trovato un accordo senza una conferenza di conciliazione. Inizialmente il Consiglio nazionale ha sostenuto la proposta del Consiglio federale di sancire nella legge militare soltanto i principi fondamentali (art. 106). Il Consiglio degli Stati da parte sua voleva stabilire esplicitamente nella legge quali settori economici entrano in linea di conto per gli affari di compensazione. Il compromesso: il Consiglio federale stabilisce quali settori industriali civili possono essere presi in considerazione per affari di compensazione, oltre alla base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza.
Sono state approvate anche nuove disposizioni relative alla durata della scuola reclute (art. 49). Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati si sono espressi a favore della flessibilizzazione della durata della SR proposta dal Consiglio federale, ma vogliono precisare i parametri di riferimento della durata minima, che deve includere almeno l’istruzione di base. In concreto: «La scuola reclute dura al massimo 18 settimane. Il Consiglio federale può prevedere che la durata della scuola reclute possa essere aumentata di sei settimane al massimo nel caso di formazioni con particolari esigenze in materia d’istruzione.» E: « La scuola reclute dura però almeno 6 settimane.»
...e in merito all’effettivo reale dell’esercito
Nelle sue deliberazioni concernenti le ordinanze dell’Assemblea federale sull’organizzazione dell’esercito (organizzazione dell’esercito, OEs), in autunno il Consiglio nazionale aveva deciso di stralciare dall’ordinanza dell’Assemblea federale sull’organizzazione dell’esercito (OEs) la disposizione quantitativa riguardante l’effettivo reale dell’esercito. Attualmente questo effettivo è limitato a un massimo di 140 000 persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare. Allo stesso tempo la Camera bassa ha precisato nell’OEs che l’esercito dispone di un effettivo regolamentare di almeno 100 000 persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare. La maggioranza ritiene che non si giustifichi più una disposizione rigida in merito all’effettivo reale in particolare considerata la difficile situazione geopolitica. L’effettivo reale deve piuttosto avere un’impostazione flessibile in modo che l’effettivo regolamentare possa in ogni momento essere garantito e si possa escludere un mancato raggiungimento del numero minimo. Il 3 dicembre 2025 il Consiglio degli Stati ha dato seguito a queste proposte. In precedenza aveva sostenuto la disposizione transitoria proposta dal Consiglio federale con cui l’effettivo reale di 140 000 persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare avrebbe potuto essere superato per un periodo di cinque anni.
Ordinanza superata
Nelle due Camere l’abrogazione dell’ordinanza dell’Assemblea federale sull’amministrazione dell’esercito (OAE-AF) non ha dato adito a contestazioni. L’ordinanza che disciplina il servizio del Commissariato e le finanze dell’esercito non è più attuale. Le disposizioni ancora necessarie dovranno essere integrate nella legge militare dopo essere state aggiornate.
- 17.12.2025 / Dibattito al Consiglio nazionale
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