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Radiazioni non ionizzanti

Informazioni generali

Sono radiazioni non ionizzanti (RNI) – dette anche comunemente «elettrosmog» – tutte le forme di radiazioni che non rilasciano energia a sufficienza per modificare atomi o molecole. Questo le differenzia dalle radiazioni ionizzanti.

Negli utlimi anni la quantità e la varietà di fonti di campi elettromagnetici sono nettamente aumentate. Le onde elettromagnetiche sono prodotte da impianti fissi (emittenti radiofoniche e televisive, linee elettriche, antenne di telefonia mobile, dispositivi medici e industriali…) o da apparecchi mobili (radio, telefoni cellulari e cordless, computer, forni a microonde…).

Le radiazioni possono essere effetti collaterali indesiderati (ad es. di linee elttriche, elettrodomestici) o essere invece volute (come nel caso della trasmissione di dati attraverso onde elettromagnetiche nell’aria). Nel caso dei trasmettitori e dei telefoni cellulari la radiazione funge da vero e proprio vettore per la trasmissione di informazioni ed è quindi indispensabile dal punto di vista tecnico.

Basi legali

L’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) ha l’obiettivo di proteggere l’uomo dalle onde elettromagnetiche dannose o moleste. Stabilisce i valori limite per le emissioni degli impianti fissi e disciplina i metodi di valutazione per tali impianti. Per i militari e il personale d’esercizio negli impianti militari si applicano i valori limite della SUVA. L’ORNI è una delle normative più severe in Europa in questo ambito.

Applicazione all’interno del DDPS

La segreteria generale del DDPS si occupa di eseguire l’ORNI all’interno degli impianti fissi militari (ordini di risanamento, autorizzazioni di esercizio). Il Centro di competenza ORNI dispone delle conoscenze tecniche specialistiche per rilevare e valutare l’impatto. La conformità legale deve essere comprovata sia per i nuovi impianti che per quelli già esistenti. Come prova si richiede una scheda dei dati sul sito (calcolo dell’impatto) o un resoconto delle misurazioni.