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Il Consiglio nazionale intende concedere maggiori risorse all’esercito

A partire dal 2023 vi è l’intenzione di aumentare gradualmente le uscite per l’esercito affinché al più tardi nel 2030 queste ammontino ad almeno l’1 per cento del prodotto interno lordo. Il Consiglio nazionale sostiene una mozione in questo senso.

09.05.2022 | Comunicazione DDPS, Marco Zwahlen

Foto: VBS/DDPS, Philipp Schmidli

 

«La guerra in Ucraina ha dimostrato che in Europa le guerre si fanno ancora con armi di fanteria, carri armati, artiglieria, aerei da combattimento ecc.», ha spiegato la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale motivando il suo intervento. Dal 1990 la spesa per l'esercito è stata continuamente ridotta passando da 15,7% annuo al 6,8% della spesa federale nel 2019. Nel 1990 l'1,34 per cento del PIL era investito nell'esercito, nel 2019 lo era lo 0,67 per cento.

La maggioranza del Consiglio nazionale giunge alla conclusione che a causa della grande pressione per ridurre le uscite destinate all’esercito, parte degli acquisti sono stati rinviati e vi sono lacune in materia di capacità. Con 111 voti contro 79 e 2 astensioni il Consiglio nazionale chiede quindi al Consiglio federale di aumentare le risorse per l’esercito. Ciò dovrà avvenire gradualmente, dato che a causa delle prescrizioni del freno all’indebitamento, le finanze della Confederazione non tollerano alcuna manovra affrettata. La pianificazione finanziaria della Confederazione dev’essere orientata verso un aumento progressivo delle uscite per l’esercito a partire dal 2023, per arrivare all’1 per cento del PIL al più tardi nel 2030.

Il Consiglio federale sostiene la mozione

Il Consiglio federale sostiene l’aumento graduale richiesto delle uscite per l’esercito. «I passi intermedi che porteranno all’aumento delle uscite per l’esercito dipenderanno dalla pianificazione finanziaria, dato che l’aumento annuale del budget naturalmente deve essere in linea con il freno all’indebitamento», ha sottolineato la ministra della difesa Viola Amherd. Dalla pianificazione finanziaria attuale risulta che gli importi necessari possono essere messi a disposizione senza che si rendano necessari altri programmi di risparmio o aumenti delle imposte.«Il Parlamento potrà decidere gli importi concreti nel quadro dei futuri messaggi sull’esercito e dei preventivi».

Il capo del DDPS ha spiegato inoltre che aumentare le uscite per l’esercito permetterà di rinnovare sistemi fondamentali prima di quanto previsto. In concreto: «L’ammodernamento dei mezzi per le attività di esplorazione, l’aiuto alla condotta e le truppe di terra verrà anticipato.» Non si tratta di progetti nuovi, bensì di progetti già valutati o pianificati. Tuttavia si intende accelerare gli acquisti.

L’affare passa ora al Consiglio degli Stati

La mozione passa al Consiglio degli Stati. La sua Commissione della politica di sicurezza (CPS-S) ha presentato una mozione con il medesimo testo presentato dalla commissione omologa del Consiglio nazionale.

Il 3 maggio 2022 la CPS-S ha deciso inoltre di proporre un aumento delle uscite per l’esercito pari a 300 milioni di franchi già quest’anno:

  • in un decreto federale supplementare relativo al messaggio sull’esercito 2022 chiede 110 milioni di franchi per aumentare l’autoprotezione nello ciberspazio e nello spazio elettromagnetico (sviluppo di un centro di situazione ciber e di un’ubicazione alternativa; acquisto supplementare di mezzi mobili di ciberdifesa e installazione nei veicoli nonché aumento della protezione della Rete di condotta Svizzera) e 175 milioni di franchi per l’acquisto della seconda serie di mortai 16 da 12 cm;
  • con il decreto federale per l’acquisto di materiale dell’esercito chiede di aumentare il credito d’impegno «Progettazione, collaudo e preparazione dell’acquisto» di 15 milioni di franchi (preparazione dell’acquisto di nuovi veicoli di condotta e di un prototipo).

Inoltre, nel quadro dell’acquisto degli aerei da combattimento F-35A intende autorizzare il Consiglio federale a firmare il contratto di compravendita entro la fine di marzo 2023 (scadenza della validità delle offerte).


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