Incontro informativo del DDPS per i parlamentari
Martedì 3 giugno 2025 il consigliere federale Martin Pfister ha accolto i parlamentari in occasione della sua prima colazione informativa del DDPS. La riunione mattutina si svolge regolarmente durante le sessioni.
04.06.2025 / Comunicazione DDPS, Tanja Rutti
Il capo del DDPS Martin Pfister ha inaugurato l’incontro informativo della sessione estiva dedicato al tema «Industria degli armamenti in Svizzera e sfide della politica degli armamenti» e ha parlato di uno dei compiti più urgenti vista la situazione attuale in materia di sicurezza, ovvero il rafforzamento della capacità di difesa della Svizzera. Il Consiglio federale ha deciso inoltre di elaborare una strategia in materia di politica degli armamenti. A tale proposito il ministro della difesa ha illustrato i cinque orientamenti:
- la Svizzera rafforza le proprie capacità fondamentali in ambito industriale a favore delle capacità d’impiego e di resistenza dell’esercito;
- la Svizzera aumenta internamente le proprie capacità di valutazione e di sviluppo per nuove tecnologie e le mette a disposizione dell’esercito;
- nel settore dell’armamento la Svizzera contribuisce alla sicurezza dell’Europa e rafforza in tal modo la propria sicurezza e indipendenza;
- la Svizzera aumenta la capacità di cooperazione internazionale dell’esercito attraverso acquisti di armamenti;
- la Svizzera acquista i propri beni d’armamento in modo più rapido, flessibile e maggiormente in sintonia con i cicli tecnologici.
In seguito il consigliere federale Martin Pfister ha passato la parola al capo dell’armamento Urs Loher che ha parlato in dettaglio delle notevoli sfide che l’industria degli armamenti in Svizzera si trova ad affrontare ad oggi sottolineando l’urgente necessità di intervenire.
Ha riferito tra l’altro delle conseguenze che la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e lo sconvolgimento del partenariato transatlantico dovuto all’amministrazione Trump hanno avuto sul mercato internazionale degli armamenti.
In più, ha illustrato le iniziative europee in materia di armamenti nonché le conseguenze che ne derivano per la Svizzera. Dato che la Svizzera non fa parte né dell’UE, né del SEE o della NATO, i fornitori esteri di armamenti le riconoscono una scarsa priorità, fatto che comporta termini di consegna più lunghi e prezzi più elevati. Per via delle condizioni quadro restrittive per l’esportazione di materiale bellico, la Svizzera inoltre viene esclusa sempre più spesso da acquisti importanti e da catene di fornitura internazionali.
Il capo dell’armamento ha messo in guardia dal rischio che la Svizzera diventi dipendente dall’estero e ha spiegato nuovamente quanto sia importante investire nella propria capacità di difesa, nella capacità di resistenza, ma anche nelle capacità produttive dell’industria degli armamenti.
Dopo i loro interventi, il consigliere federale Martin Pfister e Urs Loher hanno risposto alle domande dei presenti e in seguito hanno colto l’opportunità per dialogare con i parlamentari durante una colazione in piedi.











