Ex deposito di munizioni di Mitholz: la procedura di approvazione dei piani avrà inizio dalla metà del 2026
Bern, 30.10.2025 — Attualmente sono in corso diversi lavori nel fondovalle di Mitholz. Gli specialisti di sgomberi del comando KAMIR hanno effettuato i primi sgomberi dell’area. Per lo sgombero delle munizioni sono stati definiti degli obiettivi che vengono applicati in base all’utilizzo dell’area. La procedura di approvazione dei piani per lo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz è prevista a partire dalla metà del 2026. Affinché i lavori di costruzione possano essere sincronizzati con l’ampliamento totale della galleria di base del Lötschberg è prevista una realizzazione scaglionata.
Le misure di protezione locali contro la caduta di massi e il riempimento temporaneo delle cavità nell’ex galleria ferroviaria sono stati portati a termine nel giugno 2025. Fino al definitivo sgombero dei residui di munizioni il rischio è stato così ridotto al minimo e l’ex galleria ferroviaria non è più accessibile. I lavori in corso si concentrano sull’area esterna dell’impianto e sulle superfici nel fondovalle. Per garantire la sicurezza sono state attuate diverse misure di protezione contro la caduta di massi con reti e argini. Ulteriori analisi del terreno con crepe aperte con l’escavatore dovrebbero fornire indicazioni più approfondite sull’inquinamento da munizioni e da sostanze nocive nell’area. Gli specialisti di sgomberi del comando KAMIR hanno perlustrato circa 150 000 m2 di prati nel fondovalle e hanno iniziato lo sgombero di munizioni nell’area di propagazione dell’esplosione del 1947. Fino alla fine di settembre del 2025 in due aree di sgombero è stata sgomberata una superficie di circa 30 000 m2, pari a circa quattro campi di calcio. Complessivamente sono stati recuperati 69 oggetti con calibri superiori a 20 millimetri. Nell’area di propagazione «Im Bode» vicino all’edificio scolastico di Mitholz, fortemente interessata dall’esplosione, su una superficie di sgombero delle dimensioni di un campo di calcio sono state rimosse circa 50 granate di calibro compreso tra 4,7 e 10,5 centimetri, ad una profondità massima di 30 centimetri.
Definizione di obiettivi di sgombero
Dopo l’esplosione del 1947 i residui di munizioni erano sparsi su vaste superfici. Nell’esplosione le munizioni scagliate fuori dall’impianto sono state proiettate fino a diverse centinaia di metri di distanza e sono penetrate nel terreno fino a un metro di profondità. In alcuni casi i residui di munizioni sono stati spostati in altri luoghi o sono stati ricoperti a seguito di eventi naturali successivi e di misure edilizie. Dopo l’esplosione del 1947 le aree di propagazione furono sgomberate. I rimanenti residui di munizioni non potevano essere individuati con i cercamine disponibili all’epoca.
Per le aree di cantiere, i pascoli e le superfici boschive sono stati definiti obiettivi di sgombero differenziati. Ciò garantisce che i preziosi terreni agricoli siano danneggiati il meno possibile dalle operazioni di sgombero delle munizioni. In base all’utilizzo previsto dal progetto, alle aree vengono assegnati obiettivi di sgombero. Questi obiettivi di sgombero garantiscono in particolare che, dopo le operazioni di sgombero, il rischio attuale per gli abitanti e le persone di passaggio sia ridotto al minimo. Nonostante l’accurata pianificazione e l’esecuzione dello sgombero mediante moderni sistemi di rilevamento e software di valutazione, non è possibile escludere completamente che possano essere ancora presenti ordigni inesplosi. Soprattutto nei pascoli e nei boschi permane un rischio residuo legato a residui di munizioni isolati nel sottosuolo. Pertanto, anche dopo la conclusione dello sgombero dell’ex deposito di munizioni, gli eventuali lavori di scavo e del genio civile dovranno essere seguiti in misura precauzionale dal comando KAMIR.
Misure di sicurezza speciali in caso di interventi al suolo
L’esecuzione di lavori di costruzione nel sottosuolo contaminato da munizioni richiede misure di protezione e sicurezza particolari. In queste aree sono previsti lavori di scavo con l’impiego di macchine da cantiere rinforzate o telecomandate. Per la protezione di terze persone, le aree di lavoro devono essere schermate con misure di protezione contro le schegge. Se si sospetta la presenza di munizioni, è necessario adottare misure di protezione contro le schegge anche durante l’intero processo di gestione del materiale, dallo scavo al carico, dal trasporto allo stoccaggio intermedio fino alla separazione del materiale. Per la lavorazione dei materiali è possibile utilizzare impianti di lavaggio del terreno di uso comune nel settore. Tuttavia i residui di munizioni devono essere preventivamente rimossi dal materiale di scavo in un impianto protetto di separazione e vagliatura dei materiali.
Procedura di autorizzazione scaglionata per le misure di sgombero
Come base giuridica di pianificazione per lo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz, nel 2022 il Consiglio federale ha approvato la scheda di coordinamento Mitholz del piano settoriale. Tutte le misure edilizie connesse al progetto vengono valutate nel quadro di una procedura militare di approvazione dei piani. La procedura prevede, tra l’altro, un esame dell’impatto sull’ambiente con le relative misure ambientali di accompagnamento. Il dossier del progetto viene esposto al pubblico nel quadro della procedura ordinaria di approvazione dei piani. A tale riguardo vengono coinvolte le competenti autorità della Confederazione, del Cantone e del Comune e anche la popolazione ha la possibilità di esprimere la propria opinione.
A partire dalla metà del 2026 la procedura di approvazione dei piani sarà avviata in fasi successive. In una prima fase verrà presentato il progetto complessivo con il rapporto sull’impatto ambientale e verrà richiesta l’approvazione dei piani per le opere di protezione della ferrovia. Per ottenere l’approvazione delle fasi successive, sarà necessario approfondire ulteriormente la pianificazione in diversi ambiti, tra cui la gestione del materiale, il trattamento delle sostanze inquinanti e le opere idrauliche. La fase successiva prevede l’approvazione delle opere di protezione delle strade e l’esecuzione dello sgombero. L’avvio della seconda fase dipende dall’approvazione del progetto della prima fase e dall’andamento dell’ulteriore pianificazione.
