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Comunicato stampaPubblicato il 5 novembre 2025

Migliorare la sicurezza della popolazione: il Consiglio federale vuole colmare le lacune nella pianificazione delle evacuazioni su vasta scala

Berna, 05.11.2025 — I punti di raccolta d’urgenza e il coordinamento dei trasporti si sono rivelati strumenti fondamentali per l’evacuazione della popolazione in caso di evento o di crisi. Per quanto riguarda la pianificazione di evacuazioni su vasta scala emergono tuttavia ancora lacune, ad esempio nell’evacuazione di istituzioni particolari come gli ospedali. Questo è quanto emerge da un rapporto adottato dal Consiglio federale nella sua seduta del 5 novembre 2025 in adempimento del postulato 23.3740 Riniker. Il Consiglio federale vuole garantire la sicurezza della popolazione e di conseguenza migliorare e sviluppare ulteriormente le relative basi.

L’evacuazione, soprattutto di una zona di vaste dimensioni, è una delle misure di protezione della popolazione più importanti e ambiziose volte a contenere le ripercussioni di un evento. In una simile situazione le autorità e le organizzazioni d’intervento sono sottoposte a una pressione particolarmente elevata in termini di tempo, sono chiamate a garantire la disponibilità dell’infrastruttura dei trasporti necessaria e a regolare la situazione del traffico in condizioni difficili.

Le attuali basi consolidate in tutto il Paese per un’evacuazione su vasta scala si rifanno alle pianificazioni avviate dai Cantoni, dall’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) e dagli organi competenti nel settore dei trasporti (tra cui FFS e AutoPostale) come conseguenza dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima nel 2011. Sebbene il modello di evacuazione che ne è risultato si orienti principalmente allo scenario di un incidente in una centrale nucleare, grazie alla sua semplice idea di fondo e alla sua struttura modulare con i tre elementi «punti di raccolta d’urgenza», «posti di assistenza» e «centri di assistenza», tale modello può essere applicato anche a diversi altri scenari.

Punti di raccolta d’urgenza allestiti in tutta la Svizzera

Nel frattempo, soprattutto i punti di raccolta d’urgenza sono stati allestiti in quasi tutta la Svizzera. Fungono da punti di contatto centrali per la popolazione in caso di catastrofe e situazioni d’emergenza, dove è possibile ottenere informazioni, effettuare chiamate d’emergenza e in caso di necessità ricevere ulteriore sostegno.

Con il coordinamento dei trasporti in situazioni eccezionali (CTS) è inoltre a disposizione un’organizzazione di crisi che interviene anche in caso di evacuazioni su vasta scala eseguite a titolo preventivo.

Sviluppo mirato dei concetti di evacuazione

Le esercitazioni condotte a livello cantonale e federale negli ultimi anni hanno tuttavia messo in luce il fatto che esistano ancora lacune concettuali nella pianificazione di evacuazioni su vasta scala, ad esempio nell’evacuazione delle cosiddette istituzioni particolari come gli ospedali. Su queste considerazioni e alla luce del contesto di politica di sicurezza in continuo cambiamento, sono stati avviati diversi progetti a cui partecipano Confederazione, Cantoni ed esercito sul tema delle evacuazioni nel quadro di eventi civili o in caso di conflitto armato. Tra questi figura ad esempio l’«Analisi delle capacità di protezione della popolazione», che affronta tra l’altro le sfide poste dalle evacuazioni in caso di minaccia militare diretta contro la Svizzera.

Il rapporto del Consiglio federale in risposta al postulato 23.3740 Riniker funge da base per i necessari lavori successivi volti a colmare le lacune nel settore della pianificazione delle evacuazioni. Si tratta in particolare anche di migliorare e sviluppare ulteriormente le basi esistenti. L’obiettivo sovraordinato è quello di riunire e utilizzare le capacità disponibili in Svizzera in modo tale che, in caso di evento, l’evacuazione possa essere eseguita come misura di massima protezione possibile per la popolazione.