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Comunicato stampaPubblicato il 15 ottobre 2025

Il Consiglio federale modernizza i sistemi per allarmare la popolazione: procedura di consultazione relativa alla strategia multicanale

Berna, 15.10.2025 — In caso di evento il Consiglio federale intende informare, allertare e allarmare la popolazione attraverso canali moderni. Nell’ambito di una strategia multicanale è prevista l’introduzione dell’allarme sul cellulare (cell broadcast), il trasferimento della responsabilità delle sirene ai Cantoni e lo smantellamento delle radio d’emergenza basate sui segnali OUC. Nella sua seduta dell’15 ottobre 2025 il Consiglio federale ha aperto la procedura di consultazione concernente la modifica della legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile. La procedura di consultazione si concluderà il 2 febbraio 2026.

Già nel novembre 2024 il Consiglio federale ha approvato l’orientamento della «Strategia multicanale per l’informazione, l’allerta e l’allarme della popolazione», elaborata dall’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP). Questa strategia mira a garantire l’informazione, l’allerta e l’allarme della popolazione su ampia scala in situazioni di crisi. A tale scopo è necessario, tra l’altro, modernizzare il sistema centrale, che la Confederazione e i Cantoni utilizzano per immettere e diffondere informazioni, allerte e allarmi. Ora il Consiglio federale crea le basi giuridiche a tal proposito e apre la procedura di consultazione concernente la modifica della legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile (LPPC). Sono previsti cambiamenti importanti nei tre seguenti ambiti.

Allarme sul cellulare: introduzione di un nuovo canale di allarme ad ampio raggio

Al primo posto della strategia multicanale c’è l’ampliamento dell’uso dei canali digitali. Il nuovo canale di allarme sul cellulare (cell broadcast) è in grado di inviare un breve messaggio di testo a tutti gli smartphone che si trovano nella zona interessata. Questa possibilità verrà utilizzata per allerte e allarmi urgenti. A tale scopo tutte le reti di telefonia mobile della Svizzera devono essere adeguate dal punto di vista tecnico, in particolare creando un «cell broadcast center (CBC)» altamente disponibile per ogni rete di telefonia mobile, che riceve le segnalazioni e ne garantisce la diffusione nelle regioni interessate. Il cell broadcast è già stato introdotto in diversi Paesi confinanti con la Svizzera. Inoltre il sito web e l’app Alertswiss, utilizzati già dal 2018, dovranno essere sviluppati ulteriormente per garantire l’accessibilità e la disponibilità dei contenuti sui cellulari anche senza collegamento alla rete. Tuttavia in questo caso non è necessario modificare le basi giuridiche.

Cantoni responsabili delle sirene, Confederazione del sistema di attivazione a distanza

La seconda modifica riguarda la responsabilità delle sirene. Prima del 2021 le competenze per quanto riguarda le sirene erano ripartite tra la Confederazione e i Cantoni. Nel 2021 la legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile prevedeva che dopo un periodo di transizione tutti i compiti sarebbero stati assunti dalla Confederazione. Tuttavia è emerso che una centralizzazione non permetteva di ottenere gli effetti desiderati. La gestione delle sirene si svolge in loco durante l’intero ciclo di vita (pianificazione dell’allarme e dell’ubicazione, preparazione dell’ubicazione, preparazione, manutenzione, smantellamento ecc.). Il modo più efficiente per svolgere questi compiti è quindi affidarli all’autorità cantonale. Per questo motivo il Consiglio federale propone di trasferire la responsabilità e il finanziamento della manutenzione e dell’esercizio delle sirene interamente ai Cantoni. La Confederazione continuerà a occuparsi dell’uniformità e della sicurezza del sistema di attivazione a distanza delle sirene e ne metterà a disposizione uno nuovo che sostituirà quello attuale entro il 2035. Per la nuova ripartizione delle competenze il Consiglio federale chiede delle modifiche alla LPPC.

Priorità ai canali che portano il valore aggiunto maggiore

La terza misura riguarda lo smantellamento del sistema di radio d’emergenza basate sui segnali OUC. Il Consiglio federale ritiene che i vantaggi di questo sistema siano troppo limitati per giustificare i costi d’esercizio elevati pari a circa 20 milioni di franchi necessari per un ulteriore utilizzo. Anche se in un momento successivo il Parlamento dovesse esprimersi a favore di una proroga delle concessioni OUC delle radio private, oggi la radio d’emergenza per la protezione della popolazione non è più al passo con i tempi. Lo scenario in cui la popolazione è costretta a restare nei rifugi per giorni o addirittura settimane senza interruzioni e la radio d’emergenza rimane intatta per informare la popolazione con un programma trasmesso con un segnale OUC è considerato improbabile.

Gli attuali conflitti armati, ad esempio quello in Ucraina, dimostrano che in particolare l’allarme rapido e locale tramite sirene e cellulari nonché la fornitura di informazioni presso i centri di consulenza delle autorità svolgono una funzione centrale. Con l’introduzione di canali locali di vasta portata, come il cell broadcast, con comunicati soggetti all’obbligo di diffusione attraverso tutte le stazioni radio (OUC, DAB+, radio via satellite e radio online) e con il rafforzamento della trasmissione delle informazioni presso i punti di raccolta d’urgenza, l’informazione, l’allerta e l’allarme possono essere garantiti per un’ampia gamma di eventi anche in caso di malfunzionamenti di singoli sistemi. Per questo motivo il sistema di radio d’emergenza dovrà essere smantellato.

Costi d’investimento e d’esercizio superiori a 400 milioni di franchi

Per il mantenimento del valore e l’ulteriore sviluppo dei sistemi per informare, allertare e allarmare la popolazione, cioè per il sistema centrale, il sistema di attivazione a distanza delle sirene, il cell broadcast, l’ulteriore sviluppo dell’app e del sito web Alertswiss nonché lo smantellamento della radio d’emergenza, fino al 2035 la Confederazione prevede costi d’investimento e d’esercizio pari a 410,9 milioni di franchi, di cui 269,4 milioni di franchi sono nuove risorse necessarie. Per l’attuazione della strategia multicanale il Consiglio federale chiederà al Parlamento dei crediti d’impegno.

La procedura di consultazione si concluderà il 2 febbraio 2026.