In futuro il Parlamento dovrà strutturare in modo più incisivo l’orientamento a lungo termine dell’esercito. Dal canto suo il Consiglio federale avrà a disposizione un più ampio margine di manovra nello svolgimento di singoli acquisti. Il 4 giugno 2021, il Consiglio federale ha deciso queste modifiche per gli acquisti di armamenti. Nel 2024, per la prima volta, al Parlamento sarà trasmesso un messaggio sull’esercito per ogni legislatura con un orizzonte temporale di 12 anni. Questo messaggio descriverà le capacità militari necessarie ed elencherà le uscite per investimenti. Ai fini dell’attuazione i crediti d’impegno per il materiale d’armamento e gli immobili saranno ulteriormente chiesti a ritmo annuale. Queste novità sono il risultato di un’analisi esterna.
Ruolo strategico del Parlamento
Da un’analisi della ditta Deloitte SA commissionata dalla consigliera federale Viola Amherd è emerso che, negli attuali processi di acquisti di armamenti, molti aspetti funzionano bene, ma che le procedure in particolare per quanto riguarda i termini, la qualità e i costi potrebbe essere impostate in modo più efficiente. Soprattutto nel caso del materiale di armamento ad elevato contenuto informatico sussiste il rischio che i sistemi risultino già obsoleti quando vengono introdotti presso la truppa. Una delle raccomandazioni chiave dell’analisi, disponibile dal mese di giugno del 2020, prevede di rafforzare il ruolo del Parlamento nell’orientamento di base dell’esercito e le capacità di quest’ultimo. In un cosiddetto dialogo sulle capacità, il Parlamento non dovrà più occuparsi prioritariamente di singoli beni d’armamento maturi per l’acquisto, bensì dell’orientamento strategico dell’esercito in vista delle future minacce. A tale scopo il Consiglio federale dovrà avere a disposizione un più ampio margine di manovra nello svolgimento dei progetti d’acquisto.
Dialogo sull’orientamento a lungo termine dell’esercito una volta per ogni legislatura
Per attuare questa raccomandazione, a partire dal 2024 il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento un nuovo tipo di messaggio sull’esercito una volta per ogni legislatura. Questo conterrà
- in primo luogo, i valori chiave per l’orientamento dell’esercito e per le sue capacità con un orizzonte temporale di 12 anni, sulla base del Rapporto del Consiglio federale sulla politica di sicurezza. Al riguardo saranno esposte anche le uscite per investimenti e le spese d’esercizio per le differenti capacità.
- in secondo luogo, il limite di spesa dell’esercito per il nuovo periodo di legislatura.
- in terzo luogo, i crediti d’impegno per il materiale dell’esercito saranno chiesti in modo aggregato per quattro anni. Si tratta di costi per progetti, per il rinnovo di mezzi d’esercizio e per le munizioni. Il vantaggio è di poter reagire in modo più flessibile all’evoluzione del mercato.
I crediti d’impegno per il materiale d’armamento e gli immobili, invece, continueranno a essere chiesti a ritmo annuale. In tale contesto il grado di specificazione dei singoli progetti dipenderà dall’importanza a livello politico e dal volume degli investimenti. Per poter tenere meglio conto dei cambiamenti tecnologici, a titolo di esempio non si dovrà più chiedere al Parlamento un numero definito di veicoli per il trasporto di truppe, bensì un credito d’impegno per una determinata classe di veicoli indicando un margine discrezionale del numero di veicoli da acquistare.
Il Consiglio federale è del parere che grazie al più ampio margine di manovra i servizi d’acquisto potranno introdurre cicli di acquisti più rapidi, sfruttare meglio le evoluzioni vantaggiose dei prezzi o le capacità di produzione dell’industria e reagire in modo più tempestivo agli sviluppi tecnologici.
All’interno del DDPS saranno attuate ulteriori raccomandazioni
All’interno del DDPS è in corso l’attuazione delle ulteriori raccomandazioni emerse dall’analisi di Deloitte SA. L’obiettivo è, tra l’altro, una migliore gestione dei processi d’acquisto rispetto a quanto avviene con gli attuali organi di coordinamento tra l’Aggruppamento Difesa e armasuisse.
Gli aggiustamenti sono fatti in considerazione dei grandi progetti di cui dovrà occuparsi il Dipartimento nei prossimi anni nell’ambito dell’acquisto di nuovi mezzi per la protezione dello spazio aereo (Air2030), della modernizzazione delle truppe di terra e dello sviluppo delle cibercapacità.