Piazza d’armi Isone

Riserva naturale
La piazza d’armi Isone è stata inaugurata nel 1973. Si estende su 20 km2 e comprende la parte alta della Valle di Isone, l’Alpe del Tiglio, la Val Serdena e parte della Valle di Caneggio. È utilizzata tutto l’anno dal Centro d'istruzione delle forze speciali (CIFS) per la formazione dei granatieri e degli esploratori paracadutisti come pure da vari corpi di polizia. L’interesse naturalistico di questa piazza d’armi risiede soprattutto nella presenza di un ampio mosaico di zone aperte, ambienti divenuti rari a queste quote in seguito al rimboschimento, e strutture naturali quali boschetti, pietraie e piccole zone umide. All’interno del perimetro della piazza d’armi vi sono una quarantina di biotopi degni di protezione, soprattutto prati magri, stagni e paludi, molti dei quali iscritti in inventari nazionali o cantonali.
Dal 2012 questi biotopi sono inseriti nel programma Natura – Paesaggio – Esercito (NPEs). Essi ospitano un ricco corredo di specie minacciate o protette. Su 1 km2 sono per esempio state censite 39 specie di uccelli, 21 dei quali dal 2012 ad oggi hanno aumentato i loro effettivi. La zona ospita pure numerosi rettili e anfibi tra cui il ramarro e la salamandra, farfalle rare e minacciate come la baccante e alcune splendide popolazioni di narciso che in primavera trasformano i prati in tanti cieli stellati. Funge inoltre da importante area di caccia del serotino comune, una specie di pipistrello particolarmente rara e minacciata che attorno al Piano di Magadino forma una tra le popolazioni più grandi della Svizzera.
Protezione e valorizzazione
Grazie al programma Natura – Paesaggio – Esercito (NPEs) il DDPS ha implementato numerose misure di protezione e valorizzazione ambientale:
- Zone aperte
Oneri relativi al taglio, al pascolo e alla concimazione dovuti a esigenze di sicurezza e protezione della natura impediscono il rimboschimento delle zone aperte e creano le premesse per una gestione agricola estensiva. Questo favorisce specie quali i rettili, le farfalle, le cavallette e alcuni uccelli.
- Zone umide
Le specie legate ai biotopi umidi e ai prati magri necessitano di buone condizioni di soleggiamento. Per questo motivo numerosi margini boschivi sono stati arretrati e strutturati maggiormente. Onde combattere il rimboschimento sono pure stati eseguiti degli interventi di decespugliamento e di lotta alla felce aquilina. Per evitare danni da calpestio, durante il pascolo le zone umide vengono recintate con recinzioni provvisorie. In alcuni casi, per agevolare il lavoro agli agricoltori, sono stati predisposti dei pali fissi.
- Boschetti
Dei tagli mirati all’interno di alcuni comparti forestali hanno permesso di recuperare dei boschi molto aperti e luminosi, ottimi ambienti di caccia per numerose specie di pipistrelli.
- Promozione degli habitat
Negli ultimi anni sono stati demoliti numerosi edifici in disuso. I sassi sono stati recuperati per creare dei mucchi di pietre, ambienti molto attrattivi per numerosi piccoli animaletti quali topi, toporagni, rettili e insetti. Per conservare le specie di rane e libellule presenti, numerosi stagni che si stavano interrando sono stati riscavati.
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Riserva naturale piazza d’armi Isone
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