Pubblicato il 1 novembre 2023
Mitholz – FAQ
Finanziamento
La Confederazione. Il 16 novembre 2022 il Consiglio federale ha adottato all’attenzione del Parlamento il messaggio concernente un credito d’impegno per lo sgombero dell’ex deposito di munizioni di Mitholz. Con l’approvazione del decreto federale il 4 maggio 2023 e il 19 settembre 2023, le Camere federali hanno approvato il credito e nel contempo hanno liberato la prima tranche dello stesso. Il Consiglio federale deciderà in merito alla liberazione della seconda tranche e della riserva in base all’avanzamento del progetto.
Il credito d’impegno che il Consiglio federale sottopone per approvazione al Parlamento ammonta a 2,59 miliardi di franchi. È costituito da due tranche che comprendono spese per beni e servizi, investimenti nonché un supplemento per incertezze legate ai costi. La prima tranche pari a 1,090 miliardi di franchi comprende misure preliminari e di protezione nonché le attività di preparazione dello sgombero. Per la seconda tranche è preventivato un importo di 740 milioni di franchi volto a finanziare lo sgombero e lo smaltimento di residui di munizioni nonché il ripristino del territorio e il reinsediamento di Mitholz. In aggiunta il credito d’impegno comprende 760 milioni di franchi per il rincaro sull’arco della lunga durata del progetto pari a circa 25 anni nonché supplementi per rischi legati al progetto, dato che continuano a sussistere incertezze riguardo alla posizione esatta, allo stato e alle quantità dei residui di munizioni e alle impegnative condizioni geologiche e idrologiche. L’intera pianificazione dei costi è stata confermata da verifiche esterna.
Il Consiglio federale chiede che l’Assemblea federale sblocchi la prima tranche approvando il decreto federale. Per quanto concerne lo sblocco della seconda tranche come pure delle riserve, il Consiglio federale deciderà in base all’avanzamento del progetto.
Traffico ferroviario, traffico stradale e agricoltura
Per poter garantire in qualsiasi momento l’agibilità delle vie di comunicazione durante i lavori di sgombero, sono previste strutture di protezione per la strada e la ferrovia. Il Consiglio federale ha deciso di portare avanti la variante che consiste nel prolungare il tunnel di Mitholz per proteggere la strada nazionale durante lo sgombero. Dopo la conclusione dei lavori di sgombero, questa struttura di protezione sarà mantenuta come circonvallazione. La linea ferroviaria sarà protetta con una galleria che sarà smantellata dopo la conclusione dei lavori di sgombero. Durante i lavori preparatori e i lavori di sgombero non si potranno escludere chiusure a breve termine della ferrovia e della strada nazionale.
Allontanamento della popolazione e reinsediamento
Secondo gli esperti non vi è alcuna necessità di adottare misure immediate per la popolazione locale. Un promemoria del Cantone di Berna fornisce raccomandazioni per il comportamento corretto nel perimetro di pericolo.
Il principio delle zone di pericolo differenziate e la definizione di perimetri fanno sì che non tutti gli abitanti debbano lasciare Mitholz. Tuttavia le persone non possono rimanere in permanenza nella zona di pericolo ampliata, ovvero nel perimetro di sicurezza. Gli abitanti devono lasciare le loro case e trasferirsi in un luogo più sicuro. La zona di pericolo più esterna corrisponde al perimetro di evacuazione, in cui è ancora consentito vivere e abitare. Tuttavia anche in questa zona gli abitanti devono attendersi evacuazioni temporanee e altre restrizioni dovute ai lavori di sgombero.
Per le abitazioni stesse non è praticamente possibile. Vengono invece adottate misure direttamente nell’ex deposito di munizioni e sui vettori di trasporto.
Immobili e aspetti giuridici
Il Consiglio federale ritiene che il vigente ordinamento giuridico e le procedure esistenti permettano di affrontare le sfide che si pongono.
Con l’approvazione della revisione parziale del piano direttore di Kandergrund nel 2023 agli abitanti di Mitholz viene assicurato anche a livello comunale lo stato patrimoniale delle loro abitazioni sulla base del diritto pianificatorio. Ad esempio gli edifici e gli impianti, che hanno dovuto essere demoliti a seguito dei lavori di sgombero o di misure di protezione, dovranno essere ricostruiti nello stesso luogo o nelle immediate vicinanze entro al massimo cinque anni dalla conclusione del progetto, a condizione che non vengano compromessi interessi pubblici o privati preponderanti.
I principi sono definiti nella strategia per l'acquisto delle proprietà immobiliari a Mitholz. Non sarà possibile abitare nel perimetro di sicurezza – tutti gli abitanti interessati dovranno trasferirsi per tutta la durata dello sgombero. Ricevono un'offerta da parte del DDPS i proprietari di immobili all'interno del perimetro di sicurezza. Il DDPS presenterà un'offerta anche ai proprietari di immobili di cui si ha bisogno nel quadro dello sgombero, ad esempio per la realizzazione di strutture di protezione. Le proprietà immobiliari all'interno del perimetro di evacuazione possono continuare ad essere utilizzate. Qui, tuttavia, ci saranno maggiori restrizioni e disturbi dovuti al rumore, alla polvere e alle vibrazioni generati dai grandi cantieri. Chi possiede una proprietà nel perimetro di evacuazione e a causa delle ripercussioni derivanti dallo sgombero è interessato alla vendita, può contattare il DDPS e richiedere un'offerta di acquisto.
I proprietari saranno adeguatamente indennizzati. La base per il calcolo del prezzo d'acquisto è la valutazione immobiliare del 2021, il cui metodo di valutazione è stato definito in uno specifico manuale dei valutatori. Se i proprietari di immobili o i parenti in linea diretta con il diritto d'abitazione devono trasferire da Mitholz il loro centro degli interessi vitali, ricevono delle indennità supplementari per compensare il livello di prezzo più elevato. Queste indennità supplementari possono essere assegnate in aggiunta alla valutazione per consentire l'acquisto di un immobile sostitutivo equivalente a Kandergrund o in un comune limitrofo al di fuori di Mitholz. Inoltre sarà versata un'indennità per inconvenienti per il trasloco e per altre spese in relazione allo sgombero del deposito di munizioni di Mitholz.
È necessario rispondere a numerose e complesse domande circa l'acquisto delle proprietà immobiliari. Si prospettano ad esempio grandi sfide derivanti dallo sviluppo dei prezzi dei terreni edificabili e delle costruzioni nella regione di Frutigen oppure nell'ambiente privato e individuale delle persone interessate, come ad esempio per le pensioni di vecchiaia. Inoltre è necessario rispondere a domande sulla garanzia dei diritti acquisiti, sulla legge federale sul diritto fondiario rurale (LDFR) oppure sulle ripercussioni fiscali.
In caso di incidente, il DDPS è responsabile dei danni causati dall'esplosione delle munizioni.
Secondo una prima stima legale, non è presumibile al momento che ciò faccia scattare l’obbligo di rimborso per diminuzioni del valore. Ciononostante, a seguito della situazione particolare, il DDPS ha deciso di versare ai proprietari di immobili interessati un’indennità annuale fino a quando non sarà annunciata una nuova valutazione della situazione. Tali indennità vengono versate dal 2020 sulla base di accordi separati.
La Confederazione in quanto responsabile e proprietaria dell’ex deposito di munizioni si farà carico, in casi giustificati, delle perdite comprovate in materia di canoni d’affitto, nella misura in cui ciò fosse diretta conseguenza della situazione attuale. Tutte le proprietà immobiliari nel perimetro di evacuazione sono state valutate dal DDPS e la documentazione è stata messa a disposizione dei rispettivi proprietari. Il DDPS propone a tutti i proprietari nel perimetro di evacuazione di prendere in carico la proprietà. La base di valutazione (manuale dei valutatori) è stata esaminata dall’Associazione dei proprietari immobiliari e giudicata generosa.
Sostegno e organi di contatto
Il DDPS assiste la popolazione interessata in particolare nei preparativi per il trasferimento e nella ricerca di soluzioni concrete per il futuro. Offre il proprio sostegno se gli interessati lo richiedono e ne hanno bisogno.
Un proposito fondamentale del DDPS è che le persone interessate possano esprimere i loro desideri nel modo che preferiscono. A tale scopo esistono diverse modalità di dialogo, come ad esempio colloqui individuali o grandi eventi informativi. Il DDPS intrattiene anche un intenso dialogo con il Comune e con la Comunità d’interessi Mitholz, al fine di integrare gli interessi della popolazione. Il comune di Kandergrund ha istituito la «Commissione Mitholz» per coordinare e armonizzare la pianificazione del progetto di sgombero con gli interessi della popolazione locale.
Per rispondere alle domande individuali e per colloqui personali è a disposizione il responsabile del progetto parziale del DDPS «Sostegno alla popolazione», signor Matthias Matti.
Valutazione del rischio dal 2018
Sulla base dei criteri dell’ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR) e delle «Weisungen über das Sicherheitskonzept für den Umgang mit Munition und Explosivstoffen (WSUME)» («Istruzioni concernenti il concetto di sicurezza per l'utilizzo di munizioni e di sostanze esplosive», disponibili soltanto in tedesco), i rischi rilevati in occasione della valutazione del 2018 sono a un livello inaccettabile. Il Consiglio federale e il gruppo di esperti consideravano importante informare il più rapidamente possibile le autorità e la popolazione sul posto. Ciò è avvenuto per la prima volta nel giugno 2018 e da allora l’informazione ha luogo periodicamente.
Gli esperti si sono fondati su due possibili scenari:
- una tonnellata di esplosivi con una probabilità di esplosione ogni 300 anni: pur non superando i valori limite previsti dall’ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti, questo scenario supera i valori limite stabiliti nelle «Istruzioni concernenti il concetto in materia di sicurezza nel maneggio di munizioni e sostanze esplosive» («Weisungen über das Sicherheitskonzept für den Umgang mit Munition und Explosivstoffen», non tradotte in italiano).
- 10 tonnellate di esplosivi con una probabilità di esplosione ogni 3000 anni; questo scenario supera i valori limite sia dell’ordinanza sia delle istruzioni summenzionate.
Anche dopo l’aggiornamento dell’analisi dei rischi effettuata dal DDPS nel 2020, questi scenari di rischio rimangono rilevanti.
Nell’aprile 2019 l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), in qualità di servizio specializzato della Confederazione per la prevenzione degli incidenti rilevanti, ha esaminato l’analisi dei rischi del DDPS del 2018 nell’ambito del processo ordinario in esecuzione dell’ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR). L’UFAM si è basato su una perizia indipendente dell’Ernst-Mach-Insitut (EMI). Fondandosi su questa perizia, l’Ufficio è giunto alla conclusione che la valutazione effettuata dal DDPS è plausibile e ha confermato che i rischi si situavano al di fuori dei limiti dell’accettabile secondo i criteri dell’OPIR.
La situazione delle munizioni sepolte nell’ex deposito di munizioni di Mitholz è però molto complessa. La perizia commissionata all’EMI dall’UFAM è giunta alla conclusione che è possibile anche un evento di ampia portata con un’altra dinamica e settori di pericolo ripartiti geograficamente in maniera diversa. Tale perizia riteneva possibile anche uno scenario con deflagrazione di 20 tonnellate di esplosivo, con altre zone di pericolo, mentre l’analisi del DDPS ipotizzava uno scenario con un massimo di 10 tonnellate di esplosivo.
Nel mese di febbraio 2020, il DDPS ha svolto un workshop con esperti internazionali dei settori analisi dei rischi e sgombero di munizioni. Sono state effettuate ulteriori indagini sull’azoturo di rame e sulla probabilità di trasmettere l’accensione dei residui di munizioni. Durante diversi sopralluoghi è inoltre stato possibile raccogliere ulteriori indicazioni sulla presunta posizione delle munizioni. Il gruppo di esperti ha quindi aggiornato l’analisi dei rischi in base a questi accertamenti.
Il gruppo di esperti del DDPS è del parere che oggi la probabilità di un evento con 10 tonnellate equivalenti di TNT sia nettamente inferiore rispetto al 2018, dal momento che l’eventualità di trasmettere l’accensione nella quantità di munizioni e di roccia presente è minore rispetto a quanto ipotizzato. Il rischio tuttavia non può essere escluso. A causa delle lacune di conoscenza, in particolare sulla posizione delle munizioni in parte dei cunicoli ferroviari sepolti, il DDPS si basa sulla valutazione prudenziale nell’ottica del principio di precauzione. Man mano che i lavori procedono, la valutazione dei rischi sarà aggiornata periodicamente in base all’avanzamento del progetto.
Con l’analisi dei rischi del DDPS del 2022, basata ancora una volta su nuovi test e risultati, sono stati elaborati e definiti i criteri per le zone di pericolo e, di conseguenza, per il trasferimento della popolazione e la progettazione delle costruzioni di protezione. Su tale base è stato possibile definire i perimetri di evacuazione, sicurezza e per gli impianti e il tracciato delle opere di protezione. La popolazione è stata informata in merito ai perimetri e al loro significato in occasione di un evento informativo nella primavera del 2022.
No. La situazione per i residui di munizioni presenti sotto le macerie antistanti è meno critica rispetto a quella dei residui rimasti nel vecchio cunicolo ferroviario, dove sono presenti grandi quantità di tali residui. Si suppone che sotto le macerie non vi siano grandi accumuli.
Valutazione del rischio prima del 2018
Al 1986. In quell’anno, nell’ambito dei lavori di costruzione per la Farmacia dell’esercito, è stata effettuata almeno una valutazione qualitativa da parte di un fisico dell’allora Aggruppamento dell’armamento. Tale valutazione aveva stabilito che i siti contaminati non rappresentassero un pericolo per il nuovo impianto. Non si sa però con certezza su quali elementi si basasse tale parere. Il fisico e i suoi superiori, i quali probabilmente erano anch’essi al corrente della situazione, sono ormai deceduti.
In previsione della realizzazione di un centro di calcolo, è stata ordinata ed effettuata una valutazione dei rischi con il concorso di esperti esterni. Tale valutazione si basa su sopralluoghi e su un’indagine storica. La plausibilità dei risultati dell’analisi dei rischi è stata verificata da esperti indipendenti provenienti dalla Germania. Un rapporto intermedio sulla valutazione dei rischi è stato presentato il 27 aprile 2018, il rapporto finale il 27 settembre 2018.
Nel frattempo le possibilità e i metodi esistenti per queste valutazioni sono considerevolmente evoluti. Inoltre le disposizioni legali riguardanti la gestione dei rischi sono state inasprite. Di conseguenza, oggi la situazione sul posto viene valutata diversamente rispetto al passato.
Secondo il rapporto aggiornato del 9 febbraio 1948 e del 14 luglio 1949, la commissione di esperti di allora aveva escluso la realizzazione di un nuovo deposito di munizioni nelle ex camere delle munizioni di Mitholz. Quali fonti di pericolo residue venivano presi in considerazione solo possibili eventi dovuti alle munizioni rimaste nel cunicolo ferroviario, i quali avrebbero potuto produrre al massimo danni di lieve entità circoscritti all’impianto. La commissione di esperti aveva dunque deciso che l’impianto di Mitholz poteva essere ulteriormente utilizzato come deposito di materiale, officina o ospedale sotterraneo.
In occasione dei lavori di costruzione per la realizzazione di un magazzino della Farmacia dell’esercito a Mitholz, nel 1986 l’allora Aggruppamento dell’armamento aveva effettuato quantomeno una valutazione qualitativa, alla luce della quale aveva stabilito che i residui di munizioni non costituivano un pericolo per il magazzino in questione. Tuttavia non è chiaro su che cosa si basasse il parere dell’Aggruppamento dell’armamento del 14 febbraio 1986. Oltre a tale parere, il gruppo di esperti odierno non ha trovato altri documenti o calcoli in merito.
Fino al 2017 si è pertanto creduto che il pericolo per le parti dell’impianto esistenti e in particolare i rischi per l’area circostante fossero esigui. In relazione alle considerazioni sulla costruzione di un centro di calcolo nel 2017, sono state poste nuovamente delle domande sui rischi. Pertanto è stata sollevata anche la questione di come valutare i rischi in base allo stato attuale delle conoscenze. Di conseguenza è stata commissionata una nuova valutazione dei rischi.
Informazioni generali sull'ex deposito di munizioni di Mitholz
L’impianto di Mitholz è stato costruito durante la Seconda guerra mondiale ed era noto come impianto di munizioni «In der Fluh».
L’impianto non è più stato utilizzato come impianto di munizioni. Da allora e fino alla fine del 2020 è stato utilizzato come deposito della Farmacia dell’esercito e come accantonamento della truppa.
Oltre alle munizioni di piccolo calibro, i residui di munizioni dell'incidente del 1947 sono costituiti soprattutto di granate d’artiglieria di vario calibro e di bombe di al massimo 50 chilogrammi.
Conseguenze per l’immagazzinamento di munizioni in Svizzera
Soprattutto negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale si sono verificati numerosi incidenti in depositi di munizioni. Nella maggior parte dei casi i residui di munizioni sono stati sgomberati. La seguente tabella presenta una visione d’insieme dei siti contaminati attualmente noti:
- Mitholz (Incidente 1947)
Tipo di impianto: Impianto sotterraneo scavato nella roccia con bunker ferroviario di carico e scarico
Grandi quantità di munizioni - Ebikon am Rotsee (Incidente 1916)
Tipo di impianto: Deposito di munizioni in superficie e sito di collaudo per granate a mano (capacità: 15 000 granate a mano)
Le granate a mano rimanenti sono state calate nel Rotsee. Nel 1979 sono state recuperate 765 granate a mano, nel 2000 ulteriori 350 granate a mano - Uttigen (Incidente 1943)
Tipo di impianto: Deposito di munizioni in superficie
Singole munizioni, piccole quantità - Saignelégier (Incidente 1987)
Tipo di impianto: Deposito di munizioni in superficie
Singole munizioni, piccole quantità - Susten Steingletscher (Incidente 1992)
Tipo di impianto: Impianto sotterraneo scavato nella roccia
Le quantità non sono tali da produrre incidenti gravi e rappresentare un rischio di rilievo per l’ambiente circostante - Ruis, Daily e Göschenen
Non ci sono resti di munizioni nelle impianti
- Mitholz (Incidente 1947)
No, una detonazione spontanea può essere praticamente esclusa, come stabilito da accertamenti condotti nel 2012 (comunicato stampa del 3 dicembre 2012). Le munizioni furono scaricate in parte senza imballaggio nei laghi svizzeri da imbarcazioni in movimento. Di conseguenza non si sono formate grandi concentrazioni di munizioni, come invece avvenuto per esempio nel caso di Mitholz. Inoltre, le munizioni sono sepolte sotto uno strato di sedimenti e quindi al riparo da altri agenti quali l’ossigeno presente nell’aria.
Maggiori informazioni nel dossier «Munizioni nei laghi svizzeri»
Le attuali modalità di immagazzinamento sono completamente diverse da quelle del passato. Oggi le munizioni sottostanno a severe procedure di sorveglianza eseguite dal settore Scienza e Tecnologia di armasuisse. I depositi di munizioni esistenti sono conformi all’attuale stato della tecnica e i siti in cui si trovano vengono sottoposti a una valutazione della sicurezza.
Negli attuali depositi di munizioni:
- le spolette e le munizioni sono immagazzinate in luoghi diversi;
- le spolette sono dotate di diversi meccanismi di sicurezza;
- le condizioni di immagazzinamento sono sotto costante controllo (temperatura, umidità);
- sia le munizioni che gli edifici in cui sono immagazzinate corrispondono all’attuale stato della tecnica.
Per tutte le ubicazioni sono state effettuate anche analisi dei rischi.
Determinate informazioni sugli impianti militari, quali ad esempio i depositi di munizioni, sono degne di protezione e per ragioni di sicurezza non vengono divulgate. Tra queste informazioni vi sono in particolare le ubicazioni di simili impianti. Le organizzazioni di pronto intervento civili e militari vengono informate per mezzo di dispositivi classificati in caso di incidente rilevante.
Ne esistono ancora alcuni, ma in tutti i casi un’analisi dei rischi conferma che i criteri di sicurezza definiti nelle istruzioni concernenti il concetto di sicurezza per l’utilizzo di munizioni e di sostanze esplosive (WSUME; non tradotte in italiano) e nell’ordinanza del 27 febbraio 1991 sulla protezione contro incidenti rilevanti (OPIR; RS 814.02) sono rispettati. I depositi ubicati in zone non convenienti vengono possibilmente chiusi, oppure il materiale depositato è stato fortemente ridotto.
I criteri di sicurezza previsti nelle istruzioni concernenti il concetto di sicurezza per l’utilizzo di munizioni e di sostanze esplosive (WSUME) e nell’OPIR vengono rispettati. Le relative basi tecniche e i criteri di sicurezza previsti nella WSUME vengono periodicamente verificati da esperti (interni ed esterni) e continuamente sviluppati. Corrispondono allo stato attuale della scienza e della tecnica e sono convalidate sul piano internazionale.
Indice
- Finanziamento
- Traffico ferroviario, traffico stradale e agricoltura
- Allontanamento della popolazione e reinsediamento
- Immobili e aspetti giuridici
- Sostegno e organi di contatto
- Valutazione del rischio dal 2018
- Valutazione del rischio prima del 2018
- Informazioni generali sull'ex deposito di munizioni di Mitholz
- Conseguenze per l’immagazzinamento di munizioni in Svizzera
