Progetto NAC – Nuovo aereo da combattimento

Panoramica
L’Esercito svizzero protegge e difende il nostro Paese, la popolazione e le infrastrutture. Tra i suoi compiti figurano la sovranità sullo spazio aereo e la protezione dello spazio aereo in qualunque situazione. Per far questo le Forze aeree hanno bisogno non solo di sistemi di difesa terra-aria, ma anche di aerei da combattimento. Gli aerei da combattimento F/A-18 al momento in uso giungeranno al termine della loro durata di utilizzazione nel 2030, mentre già oggi i 25 Tiger F-5 rimanenti possono essere impiegati come velivoli di servizio unicamente durante il giorno e in buone condizioni di visibilità. Contro un avversario dotato di velivoli moderni non avrebbero alcuna possibilità di successo.
Con i NAC si intende rinnovare la flotta delle Forze aeree. Tale flotta deve essere in grado, in situazione normale, di assicurare il servizio di polizia aerea 24 ore su 24 e di imporre il rispetto delle limitazioni all’utilizzo del nostro spazio aereo, ad esempio in occasione di conferenze internazionali o di altri eventi di interesse nazionale.
In periodi di elevate tensioni le Forze aeree devono essere in grado di tutelare la sovranità sullo spazio aereo svizzero per settimane o per mesi al fine di impedire un utilizzo illecito dello stesso. In questo modo la Svizzera tiene inoltre fede ai suoi obblighi in materia di neutralità. Un’aviazione militare ben equipaggiata condiziona le valutazioni delle parti belligeranti e di potenziali aggressori: una difesa credibile dello spazio aereo può risultare decisiva per impedire che, in presenza di conflitti armati nelle vicinanze della Svizzera, il Paese venga coinvolto in un conflitto in seguito alla violazione del suo spazio aereo.
In caso di attacco armato, gli aerei da combattimento e la difesa terra-aria consentono alle Forze aeree di proteggere e difendere la popolazione e le infrastrutture necessarie per il buon funzionamento del Paese. Gli aerei da combattimento e la difesa terra-aria servono inoltre a impedire che un avversario minacci in maniera duratura con mezzi aerei le formazioni militari, permettendo quindi l’impiego delle proprie truppe al suolo. Consentono altresì alle Forze aeree di appoggiare le truppe di terra mediante voli di ricognizione e impieghi contro obiettivi al suolo.
L’acquisto di nuovi aerei da combattimento rientra nel programma Air2030 per il rinnovo dei mezzi per la protezione dello spazio aereo insieme all’acquisto di un sistema di difesa terra-aria a lunga gittata (progetto DTA LG), alla sostituzione dei sistemi di condotta del sistema di sorveglianza dello spazio aereo e di condotta degli impieghi Florako (progetto RLE@NDP) e all’ammodernamento dei sistemi di sensori di Florako (progetto Radar). Nel programma i quattro progetti vengono uniformati dal punto di vista contenutistico, temporale e finanziario. In occasione della votazione popolare del 27 settembre 2020 il Popolo ha approvato l’acquisto di nuovi aerei da combattimento. I progetti Radar e RLE@NDP (denominazione precedente C2Air) rientrano in altri programmi d’armamento (Radar negli anni 2016 e 2018, RLE@NDP negli anni 2018 e 2020). Il 30 giugno 2021 il Consiglio federale ha deciso a favore dell’acquisto di 36 aerei da combattimento del tipo F-35A del produttore statunitense Lockheed Martin e dell’acquisto di 5 unità di fuoco del tipo Patriot del produttore statunitense Raytheon. Entrambi i sistemi vengono acquistati con il messaggio sull'esercito 2022.
Il 19 settembre 2022 è stato firmato il contratto per l’acquisto dei 36 F-35A. I preparativi per il passaggio alla fase d’introduzione sono in corso.
Durata del progetto
Valutazione del progetto
Indicazioni sulla valutazione
Per l’acquisto dell’aereo da combattimento F-35A, la Svizzera ha convenuto contrattualmente con gli Stati Uniti un prezzo fisso. Tale prezzo è stato confermato pubblicamente da perizie fatte da diversi studi legali e dall’Ambasciata degli Stati Uniti a Berna. A metà giugno 2025 l’organo competente del Dipartimento della Difesa statunitense ha informato il capo dell’armamento che la produzione degli aerei F-35A comporterà costi supplementari. Complessivamente si tratta di un fabbisogno supplementare compreso tra 650 milioni e 1,3 miliardi di dollari, compresa l’imposta svizzera sul valore aggiunto. Le ragioni di tale aumento sono legate all’elevata inflazione negli Stati Uniti negli ultimi anni e al forte aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia in seguito alla pandemia di COVID-19. Il Consiglio federale rimane fermo sulla validità del prezzo fisso. La Defence Security Cooperation Agency (DSCA, governo statunitense) ritiene che la Svizzera debba farsi carico dei costi supplementari. La Svizzera acquista gli F-35A tramite il programma «Foreign Military Sales» (FMS) degli Stati Uniti. Poiché tale programma esclude la composizione giudiziale delle controversie, bisogna mirare a una soluzione diplomatica. Il Consiglio federale ha deciso di proseguire i colloqui diplomatici e ha incaricato il DDPS di presentargli una proposta concreta di attuazione in merito al prezzo fisso.
Per l’F-35A è necessario costruire nuovi hangar ed edifici per simulatori nonché infrastrutture TIC presso gli aerodromi militari di Payerne, Emmen e Meiringen. A causa del rincaro dei costi di costruzione, dell’evoluzione dei prezzi di mercato e dei requisiti di sicurezza più elevati nonché della mutata situazione di sicurezza, rispetto al credito di 120 milioni di franchi richiesto nel messaggio sull’esercito 2022 vengono ad aggiungersi costi supplementari pari a 60 milioni di franchi. In seguito a oneri supplementari non previsti dovuti al problema dei costi per gli acquisti e gli immobili, complessivamente non è più disponibile personale in misura sufficiente. Dato che occorre definire le modalità di finanziamento dei costi supplementari nel settore degli immobili, attualmente l’inizio dei lavori per singoli progetti viene posticipato. Se si dovesse trovare una soluzione in tempi brevi, tutti i progetti potranno essere portati a termine entro la conclusione prevista del progetto.
L’assemblaggio parziale finale di quattro aerei presso il fornitore svizzero RUAG a Emmen (RIGI) e la pianificazione attuale della produzione verso la fine del progetto potranno comportare dei ritardi nella fornitura degli ultimi aerei.
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