La guerra in Ucraina influenza profondamente il dibattito sulla politica di sicurezza della Svizzera. La situazione in materia di sicurezza si è deteriorata. Il fatto che si sia arrivati a questa guerra non è necessariamente una sorpresa. Dalle considerazioni fondamentali riportate nel rapporto sulla politica di sicurezza 2021, che il Consiglio federale ha approvato nel mese di novembre 2021, risulta che negli ultimi anni l’instabilità e il rischio di un conflitto armato ai confini dell’Europa sono cresciuti in maniera considerevole, come pure la propensione a fare uso della forza militare.
Dal 1990 la spesa per l'esercito è stata continuamente ridotta passando da 15,7% annuo al 6,8% della spesa federale nel 2019. Nel 1990 l'1,34 per cento del PIL era investito nell'esercito, nel 2019 lo era lo 0,67 per cento. A seguito dell’elevata spinta al risparmio sono emerse varie lacune di capacità, che devono essere colmate il prima possibile. Il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno deciso, prima dell’estate 2022, di aumentare gradualmente le uscite per l’esercito a partire dal 2023, in modo che al più tardi entro il 2030 ammontino ad almeno l’1 per cento del prodotto interno lordo.
Il 7 settembre 2022 il Consiglio federale ha accolto un rapporto complementare al suo Rapporto sulla politica di sicurezza 2021. Secondo il rapporto intende – nel rispetto della neutralità – orientare la politica di sicurezza e di difesa della Svizzera in modo più coerente rispetto al passato alla cooperazione internazionale. Si intende inoltre accelerare la modernizzazione delle capacità e dei mezzi dell’esercito. A tale proposito è disponibile una pianificazione continua degli investimenti dell’esercito e le basi sono costituite dai rapporti «Difesa aerea del futuro» del 2017, «Il futuro delle truppe di terra» del 2019 e «Concetto generale ciber» del 2022.
I progetti di acquisto concreti saranno presentati e richiesti al Parlamento mediante i futuri messaggi sull’esercito.
La difesa rimane la competenza fondamentale dell’esercito. Nei prossimi dieci anni l’esercito orienterà maggiormente le proprie capacità verso forme di conflitto ibride. Ciò comprende impieghi sussidiari per la protezione e la sicurezza nell’ambito dell’intera gamma di minacce, fino a includere – quale livello più elevato di escalation in materia di conflitti ibridi – la difesa in caso di conflitto armato.
Inoltre, l’esercito deve essere in grado di appoggiare le autorità civili, ad esempio in caso di catastrofi, nella protezione delle conferenze internazionali o nella gestione di situazioni d’emergenza.
L’esercito continua anche a impegnarsi nel promovimento internazionale della pace, principalmente con contributi di elevata qualità, particolarmente importanti per il successo di una missione di pace e quindi molto richiesti.
L’esercito ha quindi bisogno di capacità che gli consentano di agire in maniera integrata in tutti gli spazi, ossia nello spazio aereo, al suolo nonché nel ciberspazio, nel settore delle informazioni e nello spazio elettromagnetico. Ciò comprende, tra l’altro, l’efficacia contro obiettivi al suolo e in particolare contro i mezzi blindati, l’efficacia contro obiettivi aerei, l’efficacia nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico, l’elaborazione del quadro della situazione in ognuno di questi spazi e la mobilità al suolo e nello spazio aereo.
Condotta e logistica: un requisito fondamentale per ogni azione militare consiste nel fatto che le formazioni possano scambiarsi tra loro informazioni in maniera integrata e immediata e che siano in grado di resistere il più a lungo possibile sotto il profilo logistico. Mezzi di comunicazione resistenti e protetti nonché il buon funzionamento della logistica sono aspetti assolutamente fondamentali.
Difesa aerea: la difesa deve essere in grado di contrastare o di limitare attacchi aerei ricorrendo ad aerei da combattimento e alla difesa terra-aria. Ciò permette alle proprie truppe di intraprendere azioni e di proteggere le infrastrutture. La difesa aerea ucraina impiega sistemi sia a corta che a lunga gittata. Con armi terra-aria si combattono obiettivi chiave, si neutralizzano sensori importanti e si fermano formazioni in avvicinamento. Impiegando mezzi terra-aria, dal territorio russo vengono attaccate infrastrutture importanti e obiettivi chiave sul territorio ucraino.
Difesa anticarro: missili anticarro moderni fanno parte dei mezzi più importanti a disposizione di chi difende. Queste armi sono semplici da usare e molto efficaci contro formazioni meccanizzate. Soprattutto nella fase iniziale della guerra sono servite a logorare le formazioni meccanizzate russe che stavano avanzando su terreni impervi e a limitare la libertà d’azione delle forze armate russe.
Appoggio di fuoco indiretto: artiglieria a canna, artiglieria missilistica, mortai e droni armati sono molto importanti per entrambe le parti in conflitto. L’esercito russo prepara praticamente ogni avanzata con massicci attacchi di artiglieria. Le forze armate ucraine impiegano la loro artiglieria per riconquistare terreno e contro obiettivi chiave nella profondità del territorio. Droni armati e non armati rivestono un ruolo importante per l’impiego dell’artiglieria e per la lotta a obiettivi chiave.
Mobilità: è emerso che in territori edificati e boschivi è meno agevole individuare e combattere i piccoli veicoli da combattimento fuoristrada rispetto ai mezzi pesanti. Questi ultimi vengono individuati rapidamente e combattuti con successo soprattutto con droni su entrambe le parti. Per azioni d’attacco volte a riconquistare terreno però sono molto importanti il grado di protezione e la capacità d’imporsi dei veicoli di combattimento.
Capacità di resistenza: la capacità di resistenza dipende in misura determinante dalle scorte di materiali e di munizioni. A tale scopo sono necessarie infrastrutture decentralizzate protette. Nella migliore delle ipotesi, beni sostitutivi e munizioni aggiuntive possono essere fornite da Stati partner.
Condotta della guerra nello spazio urbano: dato che la guerra si svolge sempre più spesso in un contesto urbano, vi è un impatto massiccio sulla popolazione civile che ci vive e le sue condizioni di vita sono gravemente pregiudicate per anni. Per questo i mezzi e i metodi indicati per le attività belliche (in particolare quelli legati all’artiglieria e agli effetti indiretti del fuoco) devono essere impiegati in maniera conforme al diritto internazionale in qualsiasi momento. Ciò presuppone un’istruzione adeguata dell’esercito a livello strategico, operativo e tattico.
Ambito ciber come strumento bellico: i cibermezzi vengono impiegati in primo luogo per preparare e appoggiare azioni militari e producono effetti limitati in termini di tempo e di danni provocati. L’obiettivo principale è quello di limitare le capacità militari della controparte nonché di danneggiare l’economia e la società allo scopo di intaccare la volontà di difendersi. Le aziende del settore tecnologico giocano un ruolo sempre più importante e collaborano con gli Stati in maniera diretta.
Queste osservazioni confermano in larga misura l’orientamento strategico delle capacità dell’esercito delineato nei rapporti di base.
Termine della durata di utilizzazione di sistemi principali dell'esercito
Attualmente l’esercito non è in grado, o lo è solo in maniera limitata, di combattere determinate minacce aeree. Gli attuali sistemi di difesa terra-aria, ad esempio, non sono in grado di combattere missili da crociera o droni. Questa lacuna viene colmata in ampia misura con il sistema di difesa terra-aria a lunga gittata Patriot. Inoltre gli aerei da combattimento F/A-18 giungeranno alla fine della loro durata di utilizzazione nel 2030. Saranno sostituiti con gli F-35A.
Al suolo l’esercito dispone di molti veicoli cingolati obsoleti che non soddisfano più i requisiti odierni in materia di protezione e la cui vetustà comporta un aumento dei costi d’esercizio per cui devono essere sostituiti con veicoli ruotati più moderni (p. es. nuovi veicoli di condotta in sostituzione dell’M113). Anche gli obici blindati dell’artiglieria che risalgono agli anni Sessanta devono essere sostituiti con sistemi più moderni per mantenere la capacità di fuoco indiretto e colmare le lacune in termini di gittata e precisione. Inoltre, deve essere acquisita la capacità di difesa anticarro a lunga gittata, che è diventata essenziale su un campo di battaglia moderno.
Una lacuna di capacità di natura quantitativa esiste a livello di capacità di resistenza. La logistica e le scorte non sono adeguate alle esigenze di un conflitto armato.
Nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico saranno rafforzate le capacità di autoprotezione dell’esercito, fra le quali rientra anche la creazione di un Comando Ciber. Inoltre, è necessario investire nella digitalizzazione e nella connettività. Ciò comporta anche l’eliminazione delle lacune di capacità nell’ambito dell’elaborazione di un quadro generale della situazione.
Il messaggio sull’esercito 2022 si concentra sul rinnovamento dei mezzi di protezione dello spazio aereo. Di conseguenza, questo messaggio prevede l’acquisto di 36 aerei da combattimento F-35A e di cinque unità di fuoco del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata Patriot.
Inoltre, il Parlamento ha approvato l’acquisto di materiale dell’esercito con il messagio sull'esercito 2022. I crediti sono utilizzati, tra l’altro, per la ciberdifesa, il rinnovo dei centri d’istruzione al combattimento e la valutazione di un sistema per la neutralizzazione dei minidroni.
Fanno parte del Dispaccio dell'Esercito 2022 anche i crediti d'impegno per il programma immobiliare del DDPS. Ad esempio, sarà ampliata l'infrastruttura operativa della base aerea militare di Alpnach e sarà costruito un magazzino a scaffali alti per i prodotti tessili a Thun.
Il Consiglio degli Stati ha completato il decreto federale sull’acquisto di materiale d’armamento 2022 e ha accettato il decreto federale concernente il Programma d’armamento 2022. Il Consiglio nazionale ha seguito il Consiglio degli Stati e ha approvato i seguenti crediti d’impegno supplementari: 15 milioni di franchi per preparare l’acquisto di nuovi veicoli di condotta, 110 milioni di franchi per migliorare l’autoprotezione nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico e 175 milioni di franchi per acquistare una seconda serie di mortai da 12 cm 16.
Con il messaggio sull’esercito 2023 il Consiglio federale propone alle Camere federali crediti d’impegno per 1,9 miliardi di franchi. Questi comprendono il Programma d’armamento 2023 (725 mio. fr.), l’acquisto di materiale dell’esercito 2023 (615 mio. fr.) e il Programma degli immobili del DDPS 2023 (555 mio. fr.) con i quali il Consiglio federale intende completare l’equipaggiamento, migliorare la capacità di resistenza dell’esercito e rafforzare ulteriormente la protezione dello spazio aereo. Come negli anni passati, l’obiettivo è quello di ampliare la ciberdifesa e adeguare gli immobili agli standard del futuro.
Inoltre il Consiglio federale propone di aumentare il limite di spesa dell’esercito da 21,1 a 21,7 miliardi di franchi per gli anni 2021–2024. In tal modo tiene conto della decisione del Parlamento di incrementare gradualmente le spese per l’esercito fino a raggiungere almeno l’1 per cento del prodotto interno lordo entro il 2030.
La guerra in Ucraina ha dato origine a richieste di aumentare i mezzi finanziari a disposizione dell’esercito. Il Parlamento ha accolto mozioni secondo cui vi è l’intenzione di aumentare gradualmente le spese per l’esercito affinché al più tardi nel 2030 ammontino ad almeno l’1 per cento del prodotto interno lordo. Inoltre, il Parlamento ha deciso acquisti supplementari per un valore di 300 milioni di franchi nell’ambito del messaggio sull’esercito 2022.
Il Consiglio federale intende aumentare gradualmente le spese per l’esercito e valuta costantemente gli incrementi con le possibilità nel bilancio della Confederazione. L’obiettivo è quello di sviluppare adeguatamente anche gli altri settori di compiti. Un aumento a breve termine sarebbe insostenibile per il bilancio della Confederazione. Pertanto, il 25 gennaio 2023, il Consiglio federale ha preso decisioni preliminari per un Preventivo 2024 in equilibrio. Le uscite dell’esercito dovranno aumentare in modo più moderato rispetto a quanto previsto nel piano finanziario 2024-2026. Per il 2024 il Consiglio federale ha previsto un budget dell’esercito di 5,6 miliardi. Per gli anni del piano finanziario 2025-2026 pianifica una crescita reale del 3 per cento all’anno. Ciò rappresenta più del doppio rispetto alla crescita attuale. In tal modo sarà possibile finanziare progetti maturi per l’acquisto.
Il budget dell'esercito nel 2022 era di 5,3 miliardi di franchi, nel 2023 sarà di 5,5 miliardi di franchi (Aggruppamento Difesa, compresa armasuisse Immobili e senza il credito COVID).
Nel 1990 è stato investito nell’esercito lo 15,82 per cento delle spese della Confederazione, nel 2022 è stato investito lo 6,52% delle spese della Confederazione.
La maggior parte degli Stati membri della NATO ha un esercito di professionisti e molti hanno una marina. Inoltre le forze armate dei Paesi NATO partecipano spesso a vari impieghi internazionali. Ciò comporta costi molto più elevati rispetto alla Svizzera. Inoltre in Svizzera le spese per le indennità per perdita di guadagno, i pagamenti continui dei salari e le spese di Cantoni e Comuni non sono incluse nelle spese per l’esercito.
Il Consiglio Federale ritiene che un aumento dell’effettivo regolamentare dell’esercito al momento non sia ottimale. Non si potrebbe garantire l’apporto di personale sufficiente con un effettivo regolamentare di 120 000 militari. Dal punto di vista del Consiglio federale è innanzitutto necessario garantire in modo sostenibile l’apporto di personale per un effettivo regolamentare di 100 000 militari. A tal fine occorre in particolare ridurre le numerose partenze anticipate dall’esercito. Il Consiglio federale sta attualmente esaminando le misure per l’apporto di personale e l’adeguamento del sistema dell’obbligo di prestare servizio. Un eventuale aumento potrebbe avvenire solo in un secondo momento.