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Messaggio sull’esercito 2023



Panoramica

Con il messaggio sull’esercito 2023 il Consiglio federale propone alle Camere federali crediti d’impegno per 1,9 miliardi di franchi. Questi comprendono il programma d’armamento (725 mio. fr.), l’acquisto di materiale dell’esercito (615 mio. fr.) e il programma degli immobili del DDPS (555 mio. fr.). Inoltre il Consiglio federale propone di aumentare il limite di spesa dell’esercito da 21,1 a 21,7 miliardi di franchi per gli anni 2021–2024. 

Completare l’equipaggiamento e migliorare la capacità di resistenza

Negli ultimi anni l’esercito ha utilizzato le sue risorse finanziarie per migliorare costantemente l’equipaggiamento della truppa ed evitare future lacune nell’equipaggiamento. Tuttavia persistono ancora delle lacune.

I carri armati granatieri ruotati, approvati con il Programma d’armamento 2021, non sono sufficienti per equipaggiare completamente le sei compagnie di zappatori carristi. Il Consiglio federale chiede pertanto una seconda tranche di veicoli per le formazioni di zappatori carristi per un importo 217 milioni di franchi. Con 24 veicoli supplementari vengono migliorate le capacità dell’esercito di superare ostacoli sul terreno oppure di eliminare mine e munizioni inesplose. Ciò permette di migliorare la mobilità delle truppe di terra.

Un’ulteriore lacuna è presente nelle munizioni. Con i Programmi d’armamento 2016 e 2022 il Parlamento ha autorizzato l’acquisto di mortai da 12 cm 16. Il volume d’acquisto prevedeva una quantità minima di munizioni. L’esercito dispone di munizioni di lanciamine da 12 cm che sono stati messi fuori servizio. Queste munizioni devono essere convertite al costo di 49 milioni di franchi per aumentare la capacità di resistenza. Potranno successivamente essere utilizzate per i mortai 16.

Rafforzare ulteriormente la protezione dello spazio aereo

Negli ultimi anni il Consiglio federale e il Parlamento hanno posto l’accento anche sulla protezione dello spazio aereo. Il Consiglio federale intende rafforzare ulteriormente quest’elemento e chiede di ampliare le capacità della difesa terra-aria a lunga gittata e nel contempo di aumentare la sua capacità di resistenza. Il sistema Patriot sarà equipaggiato di missili supplementari, appositamente sviluppati per combattere i missili a corto raggio, per un costo di 300 milioni di franchi.

L’esercito sorveglia lo spazio aereo e svolge i suoi impieghi aerei 24 ore su 24. Per farlo si affida al sistema di sorveglianza dello spazio aereo e di condotta degli impieghi Florako. Con il Programma d’armamento 2020 il Parlamento ha approvato un credito d’impegno per sostituire gli attuali sistemi di condotta di Florako con il nuovo sistema di condotta SkyView. Con il Programma d’armamento 2021 si prevedeva di trasferire il nuovo sistema di condotta nei Centri di calcolo DDPS.

Nel momento in cui è stato scelto il sistema SkyView non era ancora chiaro in quale misura il sistema di condotta si potesse basare sulle funzionalità dei Centri di calcolo DDPS e da quando questi ultimi sarebbero stati a disposizione. Nel frattempo le attrezzature dei Centri di calcolo DDPS sono state allineate a SkyView. Il sistema in tempo reale fondamentale per gli impieghi pone requisiti più elevati ai Centri di calcolo DDPS rispetto a quanto ipotizzato. Ciò comporta costi aggiuntivi a carico di SkyView nei settori rete e codificazione nonché a carico dei Centri di calcolo DDPS per hardware aggiuntivo. Affinché l’integrazione possa avvenire per tempo, è necessario un credito addizionale per la sostituzione dei sistemi di condotta di Florako (61 mio. fr.) come pure per l’acquisto di hardware e l’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS (98 mio. fr.).

Ampliare la ciberdifesa

I crediti addizionali permettono di migliorare la ciberdifesa. Inoltre il Consiglio federale sollecita crediti d’impegno per l’acquisto di materiale dell’esercito: la progettazione, il collaudo e la preparazione dell’acquisto (150 mio. fr.), l’equipaggiamento necessario e il fabbisogno di rinnovamento (355 mio. fr.) come pure le munizioni d’istruzione e la gestione delle munizioni (110 mio. fr.). Tra le altre cose, in questo modo vengono ulteriormente ampliate le capacità nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico. Viene ad esempio sviluppato un sistema in grado di elaborare e analizzare informazioni codificate. Anche il Sistema integrato d’esplorazione e d’emissione radio dovrà essere adattato agli attuali standard delle tecnologie informatiche. Inoltre dovranno essere predisposti l’acquisto di sistemi di difesa contraerea per la difesa da minacce nello spazio aereo inferiore e intermedio come pure misure di mantenimento del valore per il velivolo d’istruzione e d’allenamento PC-7.

Adeguare gli immobili agli standard del futuro

Il fabbisogno immobiliare aumenta a causa dell’equipaggiamento aggiuntivo dell’esercito. Affinché la capacità di resistenza possa essere garantita, devono essere risanate in particolare le infrastrutture di condotta e logistiche protette. Anche gli edifici d’istruzione devono essere risanati. Con il Programma degli immobili del DDPS 2023 il Consiglio federale chiede tra le altre cose che venga risanato un impianto di condotta, che vengano ripristinati due impianti di telecomunicazione, che venga estesa la logistica nel Nord del Ticino come pure che vengano risanati alcuni edifici di condotta a Thun.

Si prevede di costruire impianti fotovoltaici con una superficie totale di 17 000 metri quadrati in grado di produrre 3,2 gigawattore di energia elettrica all’anno, ciò che equivale al consumo di 800 economie domestiche. Gli acquisti richiesti serviranno anche a sostituire veicoli obsoleti. Questo permetterà di ridurre il consumo di carburanti e le emissioni di CO2.

Aumentare il limite di spesa

Con il messaggio sull’esercito 2020 le Camere federali hanno stabilito un limite di spesa di 21,1 miliardi di franchi per gli anni 2021–2024. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, nel 2022 il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di aumentare le spese per l’esercito ad almeno l’1 per cento del PIL entro il 2030. Successivamente il Consiglio federale e il Parlamento hanno stanziato risorse supplementari per l’esercito nel quadro del Preventivo 2023 e del Piano finanziario 2024–2026. Queste superano il limite di spesa dell’esercito per gli anni 2021–2024 approvato dal Parlamento nel 2022. Il nostro Collegio chiede pertanto di aumentare il limite di spesa a 22 miliardi di franchi.

Aspetto fundamentale del massaggio sull'esercito 2023

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Opuscolo messaggio sull'esercito 2023

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Programma d’armamento 2023

Con il Programma d’armamento 2023 il Consiglio federale sollecita crediti d’impegno per un importo complessivo di 725 milioni di franchi.

Rinnovamento dei veicoli per le formazioni di zappatori carristi, seconda tranche

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Quale elemento delle truppe di terra, le formazioni di zappatori carristi assicurano la mobilità delle proprie formazioni. Rimuovono gli ostacoli, gli sbarramenti e aprono passaggi tra le mine. Inoltre possono erigere ostacoli e limitare così la mobilità delle formazioni avversarie.

Con il Programma d’armamento 2021, il Parlamento ha autorizzato una sostituzione parziale dei carri armati granatieri M-113 introdotti negli anni ‘60. Vengono acquistati 60 carri armati granatieri ruotati del tipo Piranha IV che sono più adatti all’impiego in un contesto di conflitto ibrido o in zone edificate rispetto ai veicoli cingolati. I carri armati granatieri ruotati verranno introdotti presso la truppa a partire dal 2026.

Le condizioni quadro finanziarie non consentono in questo momento di equipaggiare completamente le formazioni dei veicoli necessari. Tra le altre cose, mancano i veicoli per i capisezione. Si prevede ora di acquistare questi veicoli con la seconda tranche.

Con la seconda tranche vengono richiesti 24 veicoli supplementari per le formazioni di zappatori carristi. Questi carri armati granatieri ruotati sostituiranno i carri armati granatieri M-113.

L’acquisto dei carri armati granatieri ruotati è in linea con la decisione di principio del Consiglio federale di dotare in futuro le formazioni meccanizzate di veicoli più leggeri e più mobili. La piattaforma protetta del veicolo Piranha IV viene utilizzata tra l’altro anche per il mortaio da 12 cm 16. Il veicolo si contraddistingue per un’elevata protezione della truppa. Grazie a una piattaforma unitaria è possibile ridurre i costi d’esercizio, di manutenzione e d’istruzione. I Piranha IV soddisfano inoltre le severe norme sui gas di scarico e consumano circa il 50 per cento in meno di carburante rispetto ai carri armati granatieri M-113 operativi ormai da 60 anni. Sono quindi molto più ecologici ed efficienti dal punto di vista energetico.

Insieme a questi veicoli, vengono acquistati anche dei mini droni. È possibile farli decollare e atterrare a partire dal veicolo al quale trasmettono direttamente le immagini. La trasmissione diretta di immagini attraverso sistemi senza equipaggio è importante dal momento che gli zappatori carristi devono rimuovere gli ostacoli lungo il fronte più avanzato, su terreni con scarsa visibilità e sotto il fuoco avversario. In tal modo gli equipaggi possono ottenere una panoramica del terreno e della situazione rimanendo protetti.

Volume d’acquisto: 160 mio. fr.

  • 24 veicoli per zappatori carristi Piranha IV, dotati di scudi di protezione, stazioni d’arma telecomandate e mitragliatrici da 12,7 mm
  • 24 set di mini droni

Materiale di ricambio, documentazione e materiale d’istruzione (logistica): 45 mio. fr.

Supplemento di rischio (2 mio. fr.) e rincaro (10 mio. fr.)

Nel 2018 l’esercito ha testato veicoli del tipo Piranha IV come veicoli da combattimento e li ha giudicati idonei per la truppa. Dopo l’approvazione del credito d’impegno per la prima tranche, la produzione è stata commissionata. Attualmente i primi veicoli sono in fase di produzione.

L’opzione di un acquisto dei veicoli di condotta per le formazioni di zappatori carristi dilazionato nel tempo è stata esaminata e respinta. Anticipando la seconda tranche, è possibile acquistare veicoli identici a quelli della prima tranche, rendendo così superflua una nuova valutazione. Inoltre è possibile sostituire ulteriori carri armati granatieri del tipo M-113 i cui costi di manutenzione sono in costante aumento. 

Le spese annuali di manutenzione di tutti i veicoli della prima e della seconda tranche ammonteranno a 5,5 milioni di franchi, dei quali 2,5 milioni di franchi per la seconda tranche e i mini droni. Le spese medie di manutenzione per ogni veicolo saranno pertanto superiori del 20 per cento circa rispetto a quanto indicato nel messaggio sull’esercito 2021.

Dopo circa la metà della loro durata di utilizzazione, dovranno essere sottoposti a un programma di mantenimento del valore.

L’acquisto dei veicoli supplementari non ha alcuna ripercussione sull’effettivo di personale per l’esercizio e la manutenzione.

Il rinnovamento dei veicoli per le compagnie di zappatori carristi implica adeguamenti delle attuali infrastrutture d’istruzione e logistiche. Le misure necessarie verranno sollecitate in un successivo programma degli immobili del DDPS..

I veicoli verranno utilizzati dal 2027 al 2055 circa.

I veicoli della seconda tranche verranno consegnati presumibilmente a partire dal 2026.

Munizioni per migliorare la capacità di resistenza

La capacità d’impiego dell’esercito dipende in modo determinante da una quantità sufficiente di scorte. Ne fanno parte, oltre a infrastrutture protette e linee di rifornimento funzionanti, in particolare anche il materiale di ricambio e le munizioni.

Quando vengono introdotte nuove armi, l’esercito solitamente acquista una determinata quantità di munizioni e le sostituisce in caso di necessità attraverso il credito d’impegno «Munizioni d’istruzione e gestione delle munizioni» (MI&GM). Queste scorte coprono principalmente il fabbisogno per l’istruzione. In considerazione della situazione geopolitica a livello globale, nel corso degli ultimi anni per motivi economico-aziendali gli effettivi di munizioni d’impiego erano stati tenuti a livelli appena sufficienti. Ora torneranno a essere incrementati.

Con i Programmi d’armamento 2016 e 2022 il Parlamento ha autorizzato l’acquisto in due tranche di mortai da 12 cm 16. Con la prima tranche è stata acquistata soltanto una quantità minima di munizioni, con la seconda nessuna. L’esercito dispone ancora di munizioni da 12 cm per lanciamine da 12 cm che sono stati messi fuori servizio. Queste munizioni dovranno essere convertite in modo da poter essere utilizzate in seguito per i mortai 16. Vengono verificate e le spolette vengono sostituite, potendo così risparmiare sui costi di smaltimento.

Dal momento che il volume d’acquisto supera il semplice fabbisogno per l’istruzione, il credito d’impegno viene sollecitato con il programma d’armamento e non con il credito annuale per le munizioni d’istruzione e la gestione delle munizioni (MI&GM).

Volume d’acquisto: 39 mio. fr.

  • Conversione delle munizioni per i mortai da 12 cm 16 (granate esplosive d’esercizio, granate di lancio, proiettili illuminanti)

Materiale di ricambio, documentazione e materiale d’istruzione (logistica): 3 mio. fr.

Supplemento di rischio (3 mio. fr.) e rincaro (4 mio. fr.)

La conversione delle munizioni esistenti è già stata valutata con il progetto per l’acquisto dei mortai 16.

Per le munizioni da convertire non è stata presa in esame alcuna alternativa. Lo smaltimento sarebbe più costoso e non sensato.

Per le munizioni da convertire esistono già programmi di verifica e sorveglianza, con i quali viene analizzato lo stato delle scorte. La conversione di queste munizioni non genera pertanto alcuna spesa aggiuntiva.

Gli acquisti non hanno alcuna ripercussione sugli immobili, dal momento che l’esercito dispone già delle necessarie capacità di stoccaggio.

La produzione inizierà immediatamente dopo l’avvenuta fornitura dei sistemi di mortai (ca. 2026).

Missili per ampliare le capacità del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata

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Con il deterioramento della situazione internazionale in materia di sicurezza, la capacità di difesa dai missili a corto raggio diventa sempre più importante. La guerra in Ucraina mostra che i missili a corto raggio vengono impiegati da entrambe le parti belligeranti, contro obiettivi al suolo stazionari e mobili. I missili caricati su autocarri sono mobili e possono essere spostati facilmente e rapidamente. Rispetto ai droni e ai missili da crociera, finora i missili a corto raggio sono meno diffusi, in particolare in Europa. La Svizzera non si trova nel raggio d’azione dei missili a corto raggio gestiti da forze armate al di fuori della NATO e dell’UE. Tuttavia tali sistemi potrebbero essere impiegati da un potenziale avversario anche a partire dal territorio dell’Alleanza. Per questo l’esercito deve acquisire la capacità di individuare e combattere missili a corto raggio in avvicinamento nella fase finale della loro traiettoria di volo.

Il sistema di difesa terra-aria Patriot acquistato con il messaggio sull’esercito 2022 può essere utilizzato contro diverse varianti di missili. La configurazione decisa per l’acquisto nel 2022 con il missile guidato PAC-2 GEM-T (Guidance Enhanced Missile, Tactical) è orientata alla difesa contro aerei, droni e missili da crociera, limitatamente anche alla difesa contro i missili a corto raggio. Al momento della valutazione questa capacità non rappresentava un criterio di scelta, ma è stata comunque chiarita.

L’aumento del budget dell’esercito deciso dal Parlamento consente di reagire alla mutata minaccia potenziale e di richiedere l’acquisto di missili del tipo PAC-3 MSE (Missile Segment Enhancement) prima di quanto finora pianificato. Questi missili ampliano la capacità di difesa terra-aria con la possibilità di combattere i missili a corto raggio in modo molto più efficace. Inoltre aumentano la capacità di resistenza in caso di conflitto dal momento che sono disponibili più mezzi di difesa. Poiché la difesa missilistica è tecnologicamente più complessa di quella contro aerei e droni, questi missili sono più costosi rispetto a quelli del tipo PAC-2 GEM-T.

Con l’acquisto di missili PAC-3 MSE vengono ampliate le capacità del sistema di difesa terra-aria Patriot. Si tratta di un investimento aggiuntivo per il caso ancora improbabile, ma rispetto a un anno fa piuttosto ipotizzabile, che la Svizzera debba difendersi da un attacco militare sul proprio territorio nazionale. La guerra in Ucraina ha dimostrato che la protezione contro gli attacchi provenienti dallo spazio aereo (condotti con aerei da combattimento, missili da crociera, droni e appunto anche missili a corto raggio) è essenziale per la capacità di difesa.

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Il Consiglio federale chiede alle Camere federali di acquistare in aggiunta missili del tipo PAC-3 MSE per la difesa terra-aria a lunga gittata. In questo modo s’intende colmare la lacuna di capacità nella difesa contro i missili a corto raggio e incrementare la capacità complessiva di resistenza per la protezione dello spazio aereo.

Quest’acquisto non implica alcuna necessità di ulteriori unità di fuoco. Le unità di fuoco del sistema Patriot acquistate con il messaggio sull’esercito 2022 sono in grado senza ulteriori modifiche di impiegare anche missili del tipo PAC-3 MSE.

Volume d’acquisto: 255 mio. fr.

  • Missili PAC-3 MSE
  • Supporto tecnico da parte del produttore
  • Supporto all’istruzione
  •  Materiale di ricambio, documentazione e materiale d’istruzione (logistica)

Adeguamento dei mezzi di trasporto e dei trasporti in Svizzera 38 mio. fr.

Supplemento di rischio (4 mio. fr.) e rincaro (3 mio. fr.)

Il sistema di difesa contraerea Patriot è stato approfonditamente valutato alla vigilia dell’acquisto del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata; in tale occasione sono stati valutati anche i missili PAC-3 MSE. Una nuova valutazione non è pertanto necessaria. La Svizzera ha chiesto al governo statunitense una nuova offerta per questi missili.

Da un lato, è stato preso in esame l’acquisto di ulteriori unità di fuoco Patriot. In tal modo l’esercito sarebbe in grado di proteggere più settori e di creare riserve. Tuttavia questa soluzione non soltanto aumenterebbe significativamente il volume degli investimenti, ma anche i costi d’esercizio annui, ad esempio per i lavori di manutenzione o le spese per il personale. Soprattutto però non contribuirebbe ad alcun incremento qualitativo della capacità di difesa contro i missili a corto raggio.

È stato preso in esame anche un possibile ulteriore acquisto di missili del tipo PAC-2 GEM-T. Ciò aumenterebbe soltanto la capacità di resistenza in caso di difesa, in particolare di difesa da attacchi aerei, poiché con un maggior numero di missili potrebbero essere combattuti più obiettivi. Per contro, un tale acquisto sarebbe meno adatto alla nuova situazione di minaccia e non porterebbe alcun incremento qualitativo della capacità di difesa contro i missili a corto raggio.

L’onere richiesto per la manutenzione e lo stoccaggio dei missili supplementari comporterà costi aggiuntivi relativamente bassi. Questi derivano soprattutto dalla sorveglianza delle munizioni e sono stimabili in circa 0,5 milioni di franchi. Il monitoraggio della sicurezza di funzionamento comprende inoltre un controllo nel quale i missili vengono testati in un lancio reale.

L’acquisto non dovrebbe avere alcuna ripercussione sul fabbisogno di personale.

L’acquisto di missili del tipo PAC-3 MSE, che sono più piccoli di quelli del tipo PAC-2 GEM-T, non comporta alcun fabbisogno significativo di spazio supplementare di immagazzinaggio. I missili possono essere immagazzinati presso le ubicazioni già stabilite. Non sono pertanto necessari adeguamenti agli immobili.

Nell’ambito della produzione si applicano i termini di consegna usuali. Se il contratto sarà firmato alla fine del 2023, l’esercito avrà prevedibilmente introdotto i primi missili del tipo PAC-3 MSE nel 2030, quindi nello stesso anno in cui sarà introdotto il sistema Patriot. La suddetta capacità sarà quindi disponibile alla fine del 2031.

Un’istruzione supplementare per l’impiego del missile PAC-3 MSE non è necessaria, dal momento che è già compresa nell’istruzione complessiva sul sistema Patriot.

Sostituzione dei sistemi di condotta di Florako (credito aggiuntivo)

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L’esercito sorveglia lo spazio aereo e svolge gli impieghi aerei 24 ore su 24. Per farlo si affida al sistema di sorveglianza dello spazio aereo e di condotta degli impieghi Florakoche fornisce l’immagine della situazione aerea e permette di dirigere gli impieghi. Il sistema Florako è impiegato dal 2004. Con il Programma d’armamento 2020 le Camere federali hanno approvato un credito d’impegno di 155 milioni di franchi per la sostituzione degli attuali sistemi di condotta Ralus e Lunas (componente di Florako) con il nuovo sistema di condotta SkyView.

In quale misura il sistema di condotta si potesse basare sulle funzionalità dei Centri di calcolo DDPS e da quando questi ultimi sarebbero stati a disposizione non era ancora chiaro al momento della scelta e nel Programma d’armamento 2020 ciò è stato indicato come rischio.

Il sistema in tempo reale SkyView, d’importanza critica per gli impieghi, pone requisiti più elevati ai Centri di calcolo DDPS rispetto a quanto ipotizzato, soprattutto per quanto riguarda la rete e la codificazione. Inoltre il sistema SkyView dev’essere armonizzato con le funzionalità dei Centri di calcolo DDPS in termini di contenuti e di tempi, in modo da poter sostituire per tempo i sistemi di condotta esistenti. I ritardi nel progetto comportano costi aggiuntivi che non erano ancora inclusi nel credito d’impegno 2020 approvato per la sostituzione degli attuali sistemi di condotta Ralus e Lunas. Inoltre risultano costi aggiuntivi per l’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS. Ai fini della delimitazione dei progetti e del loro finanziamento separato, il Consiglio federale sollecita pertanto due crediti addizionali indipendenti l’uno dall’altro per la sostituzione dei sistemi di condotta di Florako, da un lato, e l’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS, dall’altro.

Poiché i sistemi di condotta Ralus e Lunas stanno giungendo alla fine della loro durata di utilizzazione, c’è il rischio che la sorveglianza dello spazio aereo e la direzione degli impieghi possano venire meno. Per tale ragione occorre mettere in funzione il prima possibile il nuovo sistema di condotta SkyView.

Il sistema di sorveglianza dello spazio aereo e di direzione degli impieghi Florako è composto di cinque sistemi parziali:

  • gli apparecchi radar (Flores): con i radar secondari di Flores è possibile identificare velivoli che emettono segnali dal transponder. i velivoli estranei che non comunicano non sono identificabili. Con i radar primari di Flores è possibile rilevare anche velivoli non identificabili mediante un segnale del transponder. I radar secondari sono inoltre in grado di identificare anche velivoli di Stato grazie alla procedura di identificazione amico-nemico;
  • il sistema radar per il rilevamento della situazione aerea (Ralus);
  • le centrali d’impiego del sistema d’informazione sulla situazione aerea (CI Lunas);
  • il sistema di comunicazione vocale e di dati (Komsys);
  • la trasmissione tattica di dati (data link).

Con il decreto federale del 20 settembre 2016 concernente il Programma d’armamento 2016 le Camere federali hanno approvato il mantenimento del valore dei radar primari di Flores del sistema di sorveglianza dello spazio aereo Florako e a tal fine hanno concesso un credito d’impegno di 91 milioni di franchi. In occasione della preparazione dei test di collaudo si è constatato che la verifica delle stazioni radar sarebbe stata più onerosa di quanto originariamente previsto. Di conseguenza, con il Programma d’armamento 2018 è stato necessario sollecitare un credito addizionale per il mantenimento del valore dei radar primari Flores. Il nuovo credito addizionale è necessario in relazione alla sostituzione degli attuali sistemi di condotta Ralus e Lunas autorizzata dal Parlamento nel 2020.

Gli elevati requisiti posti alla rete in termini di velocità di trasmissione di dati, elaborazione dei dati in tempo reale e codificazione richiedono componenti aggiuntivi. Il credito addizionale viene sollecitato affinché, da un lato, i componenti aggiuntivi di rete e di codificazione per il sistema Florako possano essere approntati. Dall’altro lato, in tal modo vengono finanziati i costi aggiuntivi derivanti dal ritardo del progetto. Il necessario rafforzamento del personale è garantito tramite servizi esterni.

La soluzione proposta costituisce la base per introdurre con successo il sistema di condotta SkyView in conformità con i requisiti.

Volume d’acquisto:

  • costi aggiuntivi a causa dei ritardi (13 mio. fr.)
  • adeguamenti della rete (15 mio. fr.)
  • codificazione (13 mio. fr.)
  • spese per i servizi (2 mio. fr.)

Supplemento di rischio (13 mio. fr.) e rincaro (5 mio. fr.)

L’acquisto dell’hardware e dei servizi necessari ha luogo attraverso la modalità d’acquisto ordinaria. Viene pianificato in modo tale da garantire la disponibilità delle risorse necessarie e richieste nel più breve tempo possibile.

Grazie a questa procedura le tempistiche per le pianificazioni dei progetti vengono armonizzate tra loro e i ritardi nell’introduzione di SkyView vengono ridotti al minimo.

Le funzionalità parziali non vengono fornite dai Centri di calcolo DDPS come previsto, ma dal progetto per la sostituzione dei sistemi di condotta Florako.

È stata inoltre presa in esame la possibilità di collegare il nuovo sistema come sistema complessivo autonomo a un centro di calcolo esterno alla Confederazione e all’esercito e di trasferirlo nei Centri di calcolo DDPS in una fase successiva.

Sono state scartate entrambe le soluzioni poiché eludono la prevista digitalizzazione dell’esercito e una successiva migrazione nei Centri di calcolo DDPS avrebbe causato ulteriori costi aggiuntivi.

Il credito addizionale non ha alcuna ulteriore ripercussione finanziaria e sull’effettivo del personale nell’ambito dell’esercizio.

Con questo credito addizionale sollecitato non ci sarà alcuna ripercussione sugli immobili. Le risorse finanziarie sono già state approvate con il Programma degli immobili del DDPS 2021 (adeguamento delle infrastrutture di condotta delle Forze aeree).

Il nuovo sistema di condotta SkyView potrà essere messo in servizio alla fine del 2027. Ralus e Lunas saranno impiegati come sistemi di backup fino alla fine del 2028.

Equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS (credito addizionale)

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Con l’ampliamento dei Centri di calcolo DDPS vengono realizzati per l’esercito centri di calcolo sicuri, solidi, standardizzati e automatizzati. L’ampliamento consente di raggruppare gli odierni centri di calcolo decentralizzati, ponendo le basi per la digitalizzazione dell’esercito. Il riassetto strutturale consentirà in futuro attività efficienti e garantirà la completa funzionalità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) in qualsiasi situazione. In tal modo viene garantito lo scambio di dati sicuro nella rete integrata di sensori, informazioni, condotta ed efficacia e viene migliorata la cibersicurezza.

Gli attuali sistemi di condotta di Florako vengono sostituiti con il sistema di condotta SkyView. Quale sistema d’importanza critica per gli impieghi, adibito alla sorveglianza dello spazio aereo e alla direzione degli impieghi, SkyView pone requisiti molto elevati in termini di elaborazione dei dati in tempo reale e di sicurezza dei Centri di calcolo DDPS.

Con i Programmi d’armamento 2014, 2017 e 2021 le Camere federali hanno approvato crediti d’impegno per l’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS. Con il credito d’impegno nel Programma d’armamento 2021 (79 mio. fr.) era previsto, tra l’altro, di trasferire il nuovo sistema di condotta SkyView nei Centri di calcolo DDPS. All’epoca l’esercito aveva ipotizzato un fabbisogno significativamente minore di infrastrutture di base.

Nel frattempo i requisiti del sistema in tempo reale SkyView, d’importanza critica per gli impieghi, sono stati armonizzati con quelli dell’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS. Per soddisfare gli elevati requisiti di ridondanza e disponibilità, si rende necessario un largo impiego di hardware. Inoltre devono essere garantite velocità elevate di trasmissione dei dati che SkyView può utilizzare esclusivamente per la comunicazione sicura in tempo reale. Per tali ragioni, sono necessarie ulteriori risorse per l’integrazione di SkyView nei Centri di calcolo DDPS. Ai fini della delimitazione dei progetti e del loro finanziamento separato, il Consiglio federale sollecita pertanto due crediti addizionali indipendenti l’uno dall’altro per la sostituzione dei sistemi di condotta di Florako, da un lato, e l’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS, dall’altro. 

Con la soluzione proposta, le infrastrutture dei centri di calcolo necessarie al sistema di condotta SkyView vengono messe a disposizione nella forma richiesta. Ciò comprende l’installazione di un numero molto maggiore di componenti hardware rispetto a quelli originariamente previsti nei Centri di calcolo DDPS come pure presso le ubicazioni di sorveglianza dello spazio aereo e di direzione degli impieghi.

A tale scopo si rendono necessari servizi esterni per l’equipaggiamento dei Centri di calcolo DDPS. Ciò consente di introdurre il sistema di condotta SkyView secondo i requisiti.

Volume d’acquisto:

  • specifico hardware supplementare (47 mio. fr.)
  • spese per i servizi (22 mio. fr.)

Supplemento di rischio (22 mio. fr.) e rincaro (7 mio. fr.)

L’acquisto dell’hardware e dei servizi necessari ha luogo attraverso la modalità d’acquisto ordinaria. Viene pianificato in modo tale da garantire la disponibilità delle risorse necessarie e richieste nel più breve tempo possibile.

Tale procedura è il presupposto necessario per sincronizzare le pianificazioni dei progetti e per ridurre al minimo il ritardo nell’introduzione di SkyView.

Le funzionalità parziali di SkyView non vengono fornite dai Centri di calcolo DDPS come previsto, ma dal progetto per la sostituzione dei sistemi di condotta Florako.

È stata inoltre presa in esame la possibilità di collegare il nuovo sistema SkyView come sistema complessivo autonomo a un centro di calcolo esterno alla Confederazione e all’esercito e di trasferirlo nei Centri di calcolo DDPS in una fase successiva.

Sono state scartate entrambe le soluzioni poiché eludono la prevista digitalizzazione dell’esercito e una successiva migrazione nei Centri di calcolo DDPS avrebbe causato ulteriori costi aggiuntivi.

Per l’esercizio di SkyView nei Centri di calcolo DDPS e presso le ubicazioni di sorveglianza dello spazio aereo e di direzione degli impieghi devono essere considerate ulteriori risorse finanziarie e di personale. Il fabbisogno viene indicato nel quadro dei necessari concetti d’esercizio..

Il credito addizionale sollecitato non ha alcuna ripercussione sugli immobili. La costruzione degli edifici per i centri di calcolo «Fundament» e «Campus» era stata approvata con i Programmi degli immobili 2013 e 2016.

Messa fuori servizio di sistemi d’arma

Il 24 maggio 2023 la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale (CPS-N) ha approvato il messaggio sull’esercito 2023. Propone inoltre di integrare il decreto federale sul programma di armamento con la messa fuori servizio di 25 carri armati Leopard 2. In tal modo sarà creata la base legale per una rivendita dei veicoli non più utilizzati in Svizzera al produttore in Germania. Il 24 maggio 2023 il Consiglio federale ha deciso di sostenere questa richiesta del CPS-N.

Il 14 giugno 2023 il Consiglio nazionale ha approvato il messaggio dell'esercito con la messa in servizio di 25 carri armati Leopard 2. Il Consiglio degli Stati si occuperà della questione nella sessione autunnale.

Aspetti generali

Il Programma d’armamento 2023 comporterà presumibilmente l’assegnazione a imprese svizzere di commesse dell’ammontare di 413 milioni di franchi (57 % dei crediti d’impegno) e affari di compensazione per 209 milioni di franchi (29 %). In tal modo il 86 per cento dei crediti d’impegno genererà commesse supplementari alle imprese in Svizzera. Inoltre il Programma degli immobili del DDPS 2023 avrà ripercussioni prevalentemente sull’occupazione in Svizzera. In particolare la base industriale e tecnologica rilevante per la sicurezza (STIB) nonché il settore edilizio otterranno commesse per un ammontare di 1,2 miliardi di franchi. L’acquisto di materiale dell’esercito non è compreso nell’importo.

In questi settori le partecipazioni genereranno competenze e valore aggiunto. Sul lungo periodo l’esercizio e la manutenzione salvaguarderanno inoltre posti di lavoro e in parte ne creeranno di nuovi.

Per quanto riguarda gli affari di compensazione, il DDPS mira a una distribuzione a livello regionale: 65 per cento nella Svizzera tedesca, 30 per cento nella Svizzera romanda e 5 per cento nella Svizzera italiana.

Gli insegnamenti tratti finora dalla guerra in Ucraina mostrano che: l’ulteriore sviluppo e l’ammodernamento dell’esercito poggiano su solide basi che tengono in considerazione i conflitti armati. Sono appropriati anche tenendo conto del conflitto attuale. L’aumento delle risorse finanziarie per l’esercito consente, in primo luogo, di colmare le lacune di capacità più rapidamente di quanto finora pianificato. In secondo luogo, l’esercito può mantenere le capacità attuali nell’intera gamma di capacità e svilupparle per la difesa da un attacco armato, tenendo costantemente in considerazione gli insegnamenti militari tratti dalla guerra in Ucraina. In terzo luogo, può aumentare la prontezza alla difesa da un attacco armato, compresa una migliore capacità di resistenza mediante l’incremento delle scorte di munizioni e di missili per l’impiego.

I rapporti di base «La difesa aerea del futuro» (2017), «Il futuro delle truppe di terra» (2019) e «Concetto generale ciber» (2022) indicano la direzione nella quale le capacità militari dovranno essere ulteriormente sviluppate negli anni 2020 e 2030: Per proteggere lo spazio aereo sono necessari sia nuovi aerei da combattimento sia mezzi per la difesa terra-aria. Le forze di terra vengono maggiormente orientate verso un quadro di conflitto ibrido, dotandole di sistemi mobili e versatili. Con la trasformazione della Base d’aiuto alla condotta in un Comando Ciber viene inoltre rafforzata l’autoprotezione dell’esercito da attacchi provenienti dal ciberspazio e dallo spazio elettromagnetico.

Negli ultimi anni le risorse finanziarie dell’esercito sono state impiegate soprattutto per essere preparati in vista degli impieghi più probabili e per evitare ulteriori lacune nell’equipaggiamento. Oltre a ciò l’esercito ha migliorato alcuni settori di capacità, quali in particolare la difesa anticarro ravvicinata e molto ravvicinata, l’appoggio di fuoco indiretto a corta distanza come pure l’acquisizione tattica di informazioni. Tuttavia non è stato possibile realizzare tutti i rinnovamenti nella misura che sarebbe necessaria per la difesa da un attacco armato. Esistono lacune di capacità soprattutto nella difesa terra-aria e nella capacità di resistenza, che include scorte sufficienti di munizioni, materiale e carburanti. Con il presente messaggio sull’esercito vengono sollecitati crediti d’impegno al fine di migliorare queste capacità.

L’ulteriore sviluppo dell’esercito prosegue costantemente e si orienta secondo le capacità che l’esercito quale sistema complessivo deve acquisire, potenziare, sviluppare ulteriormente oppure, se non più necessarie, eliminare. La massima priorità nei prossimi anni sarà attribuita al rinnovamento dei mezzi di protezione dello spazio aereo e al miglioramento della ciberdifesa. A partire dalla fine degli anni 2020 sono previsti grandi investimenti nelle truppe di terra.

Gli insegnamenti tratti finora dalla guerra in Ucraina mostrano che: l’ulteriore sviluppo e l’ammodernamento dell’esercito poggiano su solide basi che tengono in considerazione i conflitti armati. Sono appropriati anche tenendo conto del conflitto attuale. L’aumento delle risorse finanziarie per l’esercito consente, in primo luogo, di colmare le lacune di capacità più rapidamente di quanto finora pianificato. In secondo luogo, l’esercito può mantenere le capacità attuali nell’intera gamma di capacità e svilupparle per la difesa da un attacco armato, tenendo costantemente in considerazione gli insegnamenti militari tratti dalla guerra in Ucraina. In terzo luogo, può aumentare la prontezza alla difesa da un attacco armato, compresa una migliore capacità di resistenza mediante l’incremento delle scorte di munizioni e di missili per l’impiego.

I rapporti di base «La difesa aerea del futuro» (2017), «Il futuro delle truppe di terra» (2019) e «Concetto generale ciber» (2022) indicano la direzione nella quale le capacità militari dovranno essere ulteriormente sviluppate negli anni 2020 e 2030: Per proteggere lo spazio aereo sono necessari sia nuovi aerei da combattimento sia mezzi per la difesa terra-aria. Le forze di terra vengono maggiormente orientate verso un quadro di conflitto ibrido, dotandole di sistemi mobili e versatili. Con la trasformazione della Base d’aiuto alla condotta in un Comando Ciber viene inoltre rafforzata l’autoprotezione dell’esercito da attacchi provenienti dal ciberspazio e dallo spazio elettromagnetico.

Negli ultimi anni le risorse finanziarie dell’esercito sono state impiegate soprattutto per essere preparati in vista degli impieghi più probabili e per evitare ulteriori lacune nell’equipaggiamento. Oltre a ciò l’esercito ha migliorato alcuni settori di capacità, quali in particolare la difesa anticarro ravvicinata e molto ravvicinata, l’appoggio di fuoco indiretto a corta distanza come pure l’acquisizione tattica di informazioni. Tuttavia non è stato possibile realizzare tutti i rinnovamenti nella misura che sarebbe necessaria per la difesa da un attacco armato. Esistono lacune di capacità soprattutto nella difesa terra-aria e nella capacità di resistenza, che include scorte sufficienti di munizioni, materiale e carburanti. Con il presente messaggio sull’esercito vengono sollecitati crediti d’impegno al fine di migliorare queste capacità.

L’ulteriore sviluppo dell’esercito prosegue costantemente e si orienta secondo le capacità che l’esercito quale sistema complessivo deve acquisire, potenziare, sviluppare ulteriormente oppure, se non più necessarie, eliminare. La massima priorità nei prossimi anni sarà attribuita al rinnovamento dei mezzi di protezione dello spazio aereo e al miglioramento della ciberdifesa. A partire dalla fine degli anni 2020 sono previsti grandi investimenti nelle truppe di terra.

Spazio aereo

Per preservare la propria sicurezza e la propria sovranità, la Svizzera deve proteggere la popolazione dalle minacce aeree. Deve monitorare, proteggere e difendere il proprio spazio aereo in caso di attacco. Verso il 2030 gli attuali mezzi di difesa aerea raggiungeranno la fine della loro durata di utilizzazione. Il 27 settembre 2020 l’elettorato ha approvato il decreto federale del 20 dicembre 2019 concernente l’acquisto di nuovi aerei da combattimento. I 36 aerei da combattimento del tipo F-35A consentiranno di proteggere efficacemente lo spazio aereo, insieme alle cinque unità di fuoco del sistema Patriot. Proprio la guerra in Ucraina ha evidenziato che i mezzi di difesa terra-aria contribuiscono a limitare la libertà d’azione di un potenziale aggressore.

L’acquisto di sistemi a media e corta gittata ha pertanto lo scopo di apportare un ulteriore miglioramento in tale ambito nel quale, oltre ad aerei ed elicotteri da combattimento che volano a basse quote, vengono impiegati anche missili da crociera, missili guidati e droni. Gli attuali sistemi di difesa contraerea dell’Esercito svizzero non sono più in grado di rispondere alle minacce attuali e nei prossimi anni raggiungeranno la fine della loro durata di utilizzazione.

Un importante presupposto per la protezione dello spazio aereo continua a essere un quadro completo della situazione. Negli spazi aerei teatro di combattimenti e a grandi distanze i dati radar necessari a questo scopo devono essere forniti da aerei da combattimento. Dal 2003 è presente questa lacuna di capacità nell’ambito della ricognizione aerea che sarà nuovamente colmata con l’introduzione dell’F-35A. Grazie ai suoi sensori, il nuovo aereo da combattimento è in grado di acquisire informazioni e fornire immagini dettagliate con qualsiasi condizione meteorologica e a qualsiasi ora del giorno e della notte.

In caso di conflitto, i radar attivi, come vengono utilizzati oggi per il quadro della situazione aerea, sono fortemente esposti e vulnerabili. Pertanto in futuro l’esercito avrà bisogno anche di capacità per la localizzazione passiva (radar passivi). A tale riguardo non vengono emesse onde elettromagnetiche, ma l’esercito utilizza le emissioni di trasmettitori radio, cellulari o simili per sintetizzare il quadro della situazione aerea.

Oltre a misure per la sintetizzazione del quadro della situazione aerea, come ad esempio il rinnovamento del radar d’aviazione parzialmente mobile, sono anche previste la sostituzione degli elicotteri da trasporto del tipo Super Puma e Cougar come pure misure di mantenimento del valore dell’elicottero da trasporto e addestramento EC-635.

Truppe di terra

Nei prossimi anni le truppe di terra saranno maggiormente orientate verso un quadro di conflitto ibrido, anche se la difesa da un attacco armato dovrà rimanere la loro competenza fondamentale. Ciò richiede l’impiego di mezzi resistenti, mobili, protetti e in grado di prevalere. A tale scopo le truppe devono essere in grado di compiere azioni precise e proporzionate, in particolare in zone edificate. Anche il fatto che entro la fine di questo decennio molti sistemi principali delle truppe di terra giungeranno al termine della loro durata di utilizzazione rappresenta un’opportunità. In futuro le capacità potranno quindi essere orientate in modo più specifico alle esigenze in ambito militare e di politica di sicurezza e potranno essere sfruttati i progressi tecnologici.

Rimane essenziale la capacità di combattere obiettivi avversari con il fuoco indiretto a grandi distanze. A tale scopo con i Programmi d’armamento 2016 e 2022 il Parlamento ha autorizzato l’acquisto in due tranche di mortai da 12 cm 16. Oltre a ciò, l’obice blindato M-109 sarà sostituito da un nuovo sistema d’artiglieria su ruote che consente un preciso fuoco d’appoggio fino a 50 chilometri. Con l’acquisto di un missile terra-terra a lunga gittata l’esercito riacquisirà inoltre la capacità di combattere obiettivi blindati mobili fino a una distanza di 4000 metri.

L’esercito sta vagliando anche la possibilità di ampliare la propria gamma di impieghi – ad esempio con droni armati, munizioni di precisione telecomandate (ingl. loitering munition) oppure artiglieria missilistica. In tal modo vengono combattuti obiettivi chiave, vengono messi fuori uso sensori e vengono fermate formazioni in avvicinamento.

Per migliorare la mobilità terrestre, nei prossimi anni soprattutto i carri armati granatieri della famiglia M-113 dovranno essere sostituiti da veicoli di condotta su ruote. Per quanto riguarda invece il carro armato da combattimento Leopard, sono previste misure di mantenimento del valore volte a garantire la prontezza d’impiego e la sicurezza operativa.

Il primo passo, tuttavia, è quello di colmare le lacune esistenti nell’equipaggiamento della truppa. Con il presente messaggio sull’esercito viene pertanto sollecitato un credito per ulteriori carri armati granatieri ruotati per poter equipaggiare in modo completo le sei compagnie di zappatori carristi. Con questi veicoli le truppe possono tra l’altro superare ostacoli sul terreno come pure eliminare mine e munizioni inesplose.

Ciber

Il ciberspazio e il settore elettromagnetico collegano le zone d’efficacia terra, aria e spazio cosmico. Qui i dati e le informazioni vengono scambiati tra i sensori, le installazioni di condotta e gli effettori, cosa che rende possibile la pianificazione e l’esecuzione di impieghi militari.

Per riconoscere e respingere i ciberattacchi sono necessari sistemi moderni per la comunicazione vocale e la trasmissione di dati come pure personale sufficiente. Con l’apporto di personale a un battaglione ciber e la creazione di un Comando Ciber l’esercito si muove nella giusta direzione. Inoltre pianifica competenze supplementari nell’ambito della guerra elettronica. Per svolgere nuovi compiti come l’esplorazione di segnali via cavo e gestire quantità di dati sempre maggiori, occorre aumentare le capacità dei centri di calcolo e dei sistemi di valutazione.

Un ulteriore potenziamento delle capacità è previsto verso la fine degli anni 2020 in relazione all’utilizzo militare dello spazio cosmico. A tale riguardo l’esercito è impegnato a migliorare ambiti quali l’osservazione della Terra, la geolocalizzazione, la navigazione di precisione e la telecomunicazione. L’obiettivo è quello di essere meno dipendenti da fornitori commerciali e dai singoli partner di cooperazione.

Condotta e interconnessione

Le azioni militari in aria, al suolo come pure nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico devono essere strettamente coordinate tra loro. A tale scopo è indispensabile un continuo scambio di informazioni tra le diverse zone d’efficacia, le diverse aree funzionali come pure i vari partner militari e civili. Questa interconnessione deve diventare più affidabile, più veloce e meno soggetta ai guasti, cosa che rende necessari investimenti nei sistemi d’informazione e di condotta, nella Rete di condotta Svizzera e nei centri di calcolo.

Capacità di resistenza

La capacità di resistenza delle formazioni militari dipende in gran parte da una logistica resistente e da una quantità sufficiente di scorte. Ciò è stato reso evidente dalla guerra in Ucraina. Oggi la logistica dell’Esercito svizzero è predisposta secondo i suoi impieghi più probabili, ovvero l’appoggio a favore delle autorità civili e la salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo. Se l’esercito dovesse difendersi da un attacco militare, la sua capacità di resistenza a livello di personale sarebbe limitata e le installazioni logistiche non sarebbero sufficientemente protette. Di conseguenza deve, tra l’altro, investire in mezzi logistici decentralizzati e protetti.

Con il Programma d’armamento 2023 l’esercito intende effettuare investimenti nell’acquisto di munizioni moderne, di pezzi di ricambio e di materiale d’impiego supplementare. Soltanto in questo modo può ottenere uno stoccaggio di scorte militarmente appropriato ed economicamente sensato.

ME

Acquisto di materiale dell’esercito 2023

Il Consiglio federale chiede crediti d’impegno di 615 milioni di franchi per l’acquisto di materiale dell’esercito. Questi includono i crediti seguenti: Progettazione, collaudo e preparazione dell’acquisto (PCPA), Equipaggiamento e fabbisogno di rinnovamento (E&FR) e Munizioni d’istruzione e gestione delle munizioni (MI&GM).

Progettazione, collaudo e preparazione dell’acquisto (PCPA)

Il credito d’impegno PCPA consente di preparare gli acquisti. È utilizzato per i mandati di ricerca, la costruzione di prototipi, per i test nonché per il settore Scienza e tecnologia. Sono inoltre elaborati studi, concetti e analisi tecniche, sviluppate applicazioni di software nonché svolte prove presso la truppa e verifiche. Tutto ciò riduce i rischi di acquisti proposti successivamente.n.

Gli aerei da addestramento PC-7 sono in servizio da oltre 40 anni. Sono utilizzati principalmente per l’addestramento di base dei futuri piloti militari. Grazie a varie misure di mantenimento del valore, sono ancora tra i modelli più efficienti della loro categoria. Con il messaggio sull’esercito 2021, il Parlamento ha approvato l’ammodernamento del cockpit e l’installazione di un sistema di allarme anticollisione. Nel contempo sono state annunciate misure di mantenimento del valore che giungono ora a scadenza. Esse comprendono, tra l’altro, il rinnovamento del sistema di navigazione, fondamentale per il volo strumentale, e l’ammodernamento del sistema radio, che sarà così conforme alle norme introdotte a livello europeo. Anche i due simulatori di volo devono essere adeguati agli stessi standard tecnologici. L’esercito necessita del credito per approntare queste misure.

In un conflitto armato, la difesa aerea è condotta principalmente mediante una rete integrata di aerei da combattimento e di mezzi di difesa terra-aria. Quest’ultimi possono combattere obbiettivi a lunga, media e corta gittata. Con il messaggio sull’esercito 2021, il Parlamento ha approvato l’acquisto del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata Patriot, in grado di operare nello spazio aereo superiore. Per la difesa dello spazio aereo inferiore, l’esercito dispone attualmente del cannone di difesa contraerea da 35 mm e del missile di difesa contraerea spalleggiabile Stinger. Entrambi i sistemi sono in servizio rispettivamente da circa 40 e 30 anni e si prestano solo in misura limitata alla difesa contro le minacce attuali. Per impedire l’uso dello spazio aereo inferiore e in parte di quello medio da parte di un avversario, occorrerà acquistare un nuovo sistema più adatto alle minacce attuali. Il credito sollecitato sarà utilizzato per studi, simulazioni, prove presso la truppa e per il collaudo di sottosistemi parziali.

L’esercito ha bisogno di capacità di trasporto sufficienti in tutte le situazioni, affinché le truppe, il materiale e le munizioni siano disponibili per tempo nel posto giusto. Questo servizio è attualmente svolto da una flotta di circa 2500 autocarri e 2300 rimorchi, la cui durata d’utilizzazione è di circa 15 anni e che devono essere periodicamente sostituiti. Con i Programmi d’armamento 2016 e 2019, il Parlamento ha approvato gli ultimi crediti per autocarri a beneficio delle truppe del genio e per il fabbisogno di trasporto generale dell’esercito. Poiché un’altra parte della flotta giungerà al termine della sua durata di utilizzazione nella seconda metà degli anni 2020, sono previsti ulteriori acquisti sostitutivi. In tal modo, l’esercito potrà evitare costose manutenzioni e tenere conto delle prescrizioni in materia di gas di scarico e di ambiente. Il credito sarà utilizzato per accertamenti preliminari, collaudi tecnici, accertamenti ambientali e per l’acquisto di prototipi.

Attualmente i compiti militari devono poter essere svolti contemporaneamente in varie zone d’efficacia, a diversi livelli di condotta, in stretta interconnessione e collaborazione con i partner civili. Negli ultimi anni l’esercito ha sviluppato la condotta interconnessa di azioni. Tuttavia il livello tattico (compagnia) non è ancora integrato in una tale rete digitale. Ci sono ancora interruzioni tecniche e perdite di informazioni nello scambio di dati tra i vari livelli, il che rende difficile, ad esempio, una comprensione integrata comune della situazione. Per poter colmare questa lacuna di capacità, l’esercito intende estendere i sistemi informatici e di telecomunicazione necessari per l’esercizio indipendente dal luogo presso tutte le formazioni fino al livello tattico. Il credito è necessario per gli studi volti a determinare i necessari parametri quantitativi e per lo sviluppo e il collaudo dell’infrastruttura TIC.

Il credito sarà utilizzato anche per ulteriori capacità nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico. Ciò include la realizzazione di un sistema in grado di elaborare e analizzare le informazioni criptate. Poiché anche il fabbisogno di capacità di calcolo è in aumento, l’infrastruttura hardware e software dovrà essere notevolmente ampliata. Anche i mezzi per elaborare grandi quantità di dati provenienti da fonti di informazione pubbliche sono insufficienti. Si tratta, ad esempio, dei dati liberamente disponibili su Internet. L’obiettivo consiste nell’analizzarli tramite algoritmi per ottenere informazioni critiche su possibili ciberattacchi o altre minacce. Questa capacità, la cosiddetta Web intelligence, sta assumendo sempre maggiore importanza per i servizi informazioni e deve quindi essere potenziata. I relativi crediti saranno utilizzati per gli studi, lo sviluppo di software e per l’infrastruttura TIC.

Altri due crediti sono richiesti per la valutazione e la preparazione dell’acquisto di soluzioni successive per due sistemi. Il primo riguarda i terminali utilizzati dal Servizio delle attività informative della Confederazione per la telefonia sicura in Svizzera e all’estero. Gli apparecchi attuali non saranno ulteriormente sviluppati e dovranno essere sostituiti. Il secondo sistema è il Pacchetto integrato di informazioni aeronautiche, in uso da quasi 20 anni. Questa piattaforma web fornisce informazioni rilevanti a livello meteorologico di facile utilizzo, in particolare per gli equipaggi di aerei ed elicotteri. Tuttavia, non soddisfa più gli standard di sicurezza odierni e dovrà essere sostituito da un moderno sistema d’informazione meteorologico e di briefing

L’esercito dispone di veicoli blindati con laboratori mobili in grado di analizzare materiale radioattivo e aggressivi biologici e chimici. Gli apparecchi di questi veicoli si basano su un sistema operativo che non è più supportato dallo sviluppatore del software da quasi un decennio. Affinché possano continuare a essere utilizzati, è necessario sostituire il sistema operativo e gli apparecchi incompatibili. Per determinare i requisiti dei tre modelli di veicoli e produrre un prototipo per ciascun modello, è necessario un credito per la preparazione dell’acquisto.

La valutazione, l’acquisto e l’introduzione di sistemi militari richiedono spesso diversi anni. Affinché l’esercito possa colmare il più rapidamente possibile le lacune in termini di prestazioni, occorrerà sperimentare una nuova metodologia che promette una maggiore agilità: in una prima fase saranno definite le prestazioni e le capacità per determinate formazioni e si dedurrà il fabbisogno di materiale. In collaborazione con l’industria, i sistemi prodotti in serie saranno poi valutati, acquistati in piccole quantità e introdotti nelle formazioni di prova. Se questi sistemi si dimostreranno efficaci, altre formazioni potranno esserne equipaggiate. Il credito d’impegno sarà utilizzato per verificare tale metodologia agile, preparare gli acquisti e acquisire conoscenze per eventuali progetti di armamento.

Equipaggiamento e fabbisogno di rinnovamento (E&FR)

Oltre ai programmi d’armamento, il credito d’impegno per l’equipaggiamento e il fabbisogno di rinnovamento (E&FR) costituisce una quota significativa delle spese d’armamento. Queste comprendono ad esempio l’equipaggiamento personale, l’armamento dei militari nonché il materiale per l’aiuto alla condotta. Figurano nel credito anche gli acquisti sostitutivi e gli acquisti successivi di materiale dell’esercito già in uso. Sono inoltre eseguite delle modifiche per mantenere pronto all’impiego il materiale dell’esercito. 

Materiale per l’artiglieria

L’impiego del fuoco indiretto preciso su varie distanze pone esigenze elevate all’esplorazione e alla direzione del fuoco, ma anche al servizio meteorologico. Ciò poiché le condizioni meteorologiche hanno un forte influsso sulle traiettorie dei proiettili d’artiglieria e di mortaio. Se vengono deviati dal vento, possono mancare il bersaglio di varie centinaia di metri e causare danni collaterali. Per misurare la velocità del vento e la temperatura al momento dell’impiego e alle quote massime raggiunte dalle traiettorie, nonché calcolare le deviazioni, le formazioni d’artiglieria dispongono di stazioni meteorologiche speciali. Il loro sistema principale è un radiogoniometro meteorologico in uso da oltre 20 anni, i cui sensori sono soggetti a guasti. Sarà sostituito da un nuovo sistema di sondaggio meteo dell’artiglieria. Si tratta principalmente di palloni aerostatici, sonde, antenne riceventi e apparecchi di misurazione che, grazie alle moderne tecnologie, migliorano il quadro della situazione meteorologica delle Forze aeree e dei servizi meteorologici civili. Un sistema di sondaggio meteo moderno è indispensabile, specialmente in Svizzera, dove la morfologia del terreno fa sì che prevalgano condizioni meteorologiche molto diverse.

Materiale d’istruzione

Laddove possibile, l’esercito utilizza simulatori o altri mezzi tecnologici per poter svolgere l’istruzione in modo parsimonioso e quindi anche rispettoso dell’ambiente, economico e con pochi rischi. Presso le piazze di tiro di Wichlen (GL) e Hinterrhein (GR) viene utilizzato un impianto di videosorveglianza per ridurre al minimo i rischi correlati con il tiro dei carri armati. Grazie a tale impianto, un istruttore può valutare la comunicazione, il comportamento tattico e le prestazioni dell’equipaggio del carro armato durante un’esercitazione di tiro ed evitare gli errori. Le installazioni di osservazione e valutazione del tiro sono in parte utilizzate da 20 anni. Per evitare guasti agli impianti, occorre avviare varie misure di mantenimento del valore, quali l’acquisto di una nuova telecamera di puntamento o l’aggiornamento del sistema operativo.

Materiale aeronautico

Vari aerodromi militari sono dotati di sistemi di allarme ghiaccio che, vista la loro tecnologia obsoleta, non soddisfano più le esigenze odierne, in particolare l’elevata prontezza d’allarme. Per poter rilevare in tempo reale lo stato delle aree riservate al servizio di volo nei punti critici e le condizioni meteorologiche nelle zone circostanti, i sistemi attuali dovranno essere sostituiti da un moderno sistema di preallarme e d’informazione aeroportuale composto da sensori di pista, meteo e di visibilità, fissi o mobili, che supportano il personale nel mantenimento della sicurezza del servizio di volo e avvertono in caso di eventi naturali straordinari.

Anche i segnali luminosi fissi, i cosiddetti «impianti di segnalazione luminosa», sono volti a garantire un servizio di volo sicuro. Per consentire ai piloti di atterrare in sicurezza in condizioni meteorologiche avverse e di scarsa visibilità, essi dipendono da ausili ottici per l’orientamento. Gli attuali impianti luminosi sono obsoleti e spesso si guastano. Le lampade alogene e a incandescenza saranno sostituite da lampade LED, che consentono di risparmiare energia e sono meno sensibili alle vibrazioni. Il rinnovamento degli impianti è previsto per tutti gli aerodromi militari e per gli aerodromi ad uso congiunto civile e militare, affinché siano conformi alle raccomandazioni e alle direttive riconosciute a livello internazionale.

Materiale per l’aiuto alla condotta

Una parte considerevole del credito d’impegno viene sollecitata per l’aiuto alla condotta. I relativi progetti si occupano principalmente di un mantenimento del valore o un aumento delle prestazioni dei sistemi di autoprotezione nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico.

Affinché le Forze aeree possano mantenere tecnicamente operativo il proprio sistema di interpretazione dei dati di segnale, è necessario, ad esempio, sostituire parte dell’hardware e aggiornare il software. A sua volta, il sistema d’informazione e di condotta delle Forze aeree, utilizzato da 20 anni, deve essere dotato di nuove componenti server per colmare le lacune in materia di sicurezza.

Nel campo della guerra elettronica sono necessari investimenti periodici, affinché i sistemi specialistici impiegati possano esplorare nuovi segnali e gestire un volume di dati in rapida crescita. Ad esempio, sono necessari adeguamenti alla tecnologia informatica del Sistema integrato d’esplorazione e d’emissione radio per aumentarne le capacità. Anche il Centro operazioni elettroniche necessita di un rinnovamento globale della sua infrastruttura TIC, poiché vari apparecchi comunemente in commercio hanno una durata di utilizzazione di circa cinque anni.

È previsto un ampliamento delle capacità di rilevare le ciberminacce attraverso reti collegate per filo: il Servizio delle attività informative della Confederazione può effettuare un’esplorazione di tali reti se la salvaguardia degli interessi del Paese è in pericolo o se occorre acquisire all’estero informazioni su fatti rilevanti in materia di politica di sicurezza. Affinché il SIC possa assumere questi compiti, gli attuali sistemi di esplorazione devono essere ampliati con ulteriori funzionalità.

Materiale per il servizio degli approvvigionamenti e dei trasporti

 

L’esercito dispone di circa due dozzine di rimorchi ribassati a quattro assi per i suoi trasporti pesanti. Dal 1994 sono stati utilizzati principalmente dalle truppe del genio e di salvataggio, ma anche dalle truppe blindate e presso le Forze aeree. Dopo quasi 30 anni, sono giunti al termine della loro durata di utilizzazione. Per garantire la propria mobilità in relazione ai compiti del genio e di aiuto in caso di catastrofe, l’esercito intende sostituire i rimorchi ribassati con un nuovo modello dotato di un carico utile di 33 tonnellate.

L’esercito prevede inoltre di sostituire 90 autoveicoli con veicoli elettrici. Tali veicoli dovranno soddisfare gli attuali requisiti di sicurezza e ridurranno ulteriormente le emissioni di CO2. Già negli ultimi anni l’esercito ha rinnovato una parte della sua flotta di veicoli, diminuendo in questo modo in maniera documentata il consumo di carburante.

Munizioni per l’istruzione e gestione delle munizioni (MI&GM)

In tempo di pace le munizioni vengono utilizzate essenzialmente per l’istruzione. Le munizioni utilizzate vengono continuamente sostituite, mentre è necessario gestire, procedere alla revisione e in alcuni casi alla liquidazione delle scorte di munizioni. Con il credito MI&GM annuo viene coperto il fabbisogno ordinario.

Circa il 40 per cento delle munizioni sollecitate annualmente è destinato all’istruzione dei militari sull’uso dell’arma personale. Circa un terzo di queste va alle società di tiro per esercizi di tiro che svolgono con armi d’ordinanza. Sono inoltre acquistate annualmente munizioni per l’istruzione su altri sistemi d’arma. L’esercito acquista anche munizioni per l’impiego.

Con il credito di quest’anno l’esercito intende acquistare in particolare cartucce per fucile e per pistola per l’arma personale nonché cartucce perforanti esplosive per la mitragliatrice 64. Inoltre saranno acquistate ulteriori granate illuminanti a luce bianca per il mortaio da 8,1 cm 19. Queste possono illuminare il terreno e quindi appoggiare le azioni delle proprie truppe.

Le scorte di munizioni comprendono le munizioni per l’istruzione e per l’impiego. L’esercito le amministra secondo criteri militari ed economici. Anche le munizioni sono soggette a obsolescenza: in condizioni di immagazzinamento ideali la sicurezza di funzionamento delle munizioni può essere estesa fino a 30 anni. Durante tale periodo sono sistematicamente sorvegliate e controllate. Se vi sono indizi per i quali la loro sicurezza o efficacia non possono più essere garantite, l’utilizzazione viene vincolata a condizioni o vietata. Successivamente le munizioni vengono sottoposte a una revisione o smaltite.

Il materiale dell’esercito obsoleto e le munizioni obsolete vengono smaltiti quando le esigenze in materia di protezione, sicurezza ed efficacia non sono più soddisfatte. Le munizioni vengono smaltite anche quando il relativo sistema d’arma è messo fuori servizio. Nei prossimi anni ciò interesserà ad esempio i missili dei cacciacarri 90 e del sistema di difesa contraerea Rapier.

6,3 milioni di franchi del credito d’impegno vengono utilizzati per lo smaltimento di materiale dell’esercito e di munizioni. Negli ultimi anni i proventi ottenuti dalla vendita di materiale dell’esercito hanno superato le spese per lo smaltimento. L’eccedenza dei ricavi confluisce nella cassa generale della Confederazione.

Lo smaltimento (distruzione, recupero di componenti ecc.) o la vendita di materiale dell’esercito in esubero ancora commerciabile vengono effettuati dalla RUAG SA.

Il tiro fuori del servizio completa e sgrava l’istruzione nel tiro con l’arma personale nelle scuole e nei corsi militari. Promuove la destrezza al tiro, il tiro di precisione dei militari e il tiro facoltativo (cfr. art. 2 dell’ordinanza del 5 dicembre 2003 sul tiro). La Confederazione sussidia le società di tiro riconosciute nell’organizzazione degli esercizi di tiro con armi e munizione d’ordinanza (art. 62 cpv. 2 della legge militare del 3 febbraio). 

Le società di tiro ricevono a tal fine indennità sotto forma di contributi per svolgere il programma di tiro obbligatorio, il tiro in campagna e i corsi per giovani tiratori. Questi contributi secondo l’articolo 38 lettera c dell’ordinanza sul tiro sono iscritti nel conto della Confederazione nel credito di trasferimento «Contributi per il tiro». Nel 2021 questi contributi ammontavano a 6,0 milioni di franchi (2020: 4,6). A seguito della pandemia di COVID-19, tali contributi risultavano ancora inferiori di circa terzo ai contributi normalmente versati. Il residuo di credito ammontava a 1,2 milioni di franchi.

Le società di tiro ricevono dalla Confederazione anche le munizioni gratuite e le munizioni d’ordinanza a prezzo ridotto (art. 38 lett. a e b dell’ordinanza sul tiro). Utilizzano le munizioni gratuite per il programma obbligatorio, il tiro in campagna e i corsi per giovani tiratori.

La consegna di munizioni gratuite e la vendita di munizioni d’ordinanza a prezzo ridotto si fonda sulla legge del 5 ottobre 1990 sui sussidi. Nel 2021 l’esercito ha consegnato tali munizioni per un valore di 9,4 milioni di franchi. Le società di tiro hanno pagato 3,0 milioni di franchi, ottenendo quindi sussidi per 6,4 milioni di franchi – 1,5 milioni di franchi in meno rispetto al 2019. Questi sussidi sono diminuiti costantemente negli ultimi anni. Nel 2012 ammontavano ancora a 11,5 milioni di franchi.

Aspetti generali

Fino al 2016 i crediti d’impegno necessari ogni anno per la progettazione e il collaudo, per l’equipaggiamento e il fabbisogno di rinnovamento nonché per le munizioni venivano presentati con il preventivo. Nel messaggio sull’esercito 2017 sono stati presentati per la prima volta come crediti per il materiale dell’esercito. Unitamente al programma d’armamento e al programma degli immobili del DDPS i crediti d’impegno dell’esercito più importanti, che influiscono su circa il 40 per cento dei crediti a preventivo con incidenza sul finanziamento del budget dell’esercito, vengono chiesti congiuntamente. Grazie alla maggiore trasparenza il Parlamento può così avere una visione d’insieme più chiara delle esigenze dell’esercito in termini di materiale.

Il messaggio delinea lo scopo generale di questi crediti d’impegno e illustra inoltre alcuni progetti fondamentali e voci collettive. È già disponibile una pianificazione degli acquisti previsti. La specificazione dettagliata verrà presentata in un secondo momento. La facoltà di specificazione sarà delegata al DDPS. La pianificazione sarà presentata alle Commissioni della politica di sicurezza e alle Commissioni delle finanze delle due Camere.

No. Attraverso il limite di spesa il Parlamento stabilisce il tetto massimo delle uscite dell’esercito. Con i crediti d’impegno il Consiglio federale propone gli investimenti ai quali assegnare le risorse finanziarie.

PI

Programma degli immobili DDPS 2023

Con il Programma degli immobili del DDPS 2023 il nostro Collegio sollecita crediti d’impegno per complessivi 555 milioni di franchi.

Risanamento di un impianto di condotta

In situazioni particolari e straordinarie, il Governo federale e l’esercito hanno a disposizione impianti di condotta protetti. L’impianto da risanare è stato costruito all’inizio degli anni Ottanta e da allora è rimasto in esercizio 24 ore su 24 per tutto l’anno. Questo impianto è occupato dalle truppe più volte all’anno.

Diversi componenti e impianti tecnici hanno raggiunto la fine della loro durata di utilizzazione e dovranno essere sostituiti nei prossimi anni. Sono già stati effettuati lavori di rimessa in efficienza di massima urgenza. Per garantire il funzionamento sicuro dell’impianto e la sua prontezza all’impiego durante il prossimo ciclo di vita, occorre risanare i componenti obsoleti e le installazioni tecniche.

Il progetto comprende misure per prolungare a lungo termine l’utilizzazione dell’impianto di condotta. Le misure riguardano le installazioni tecniche, gli impianti elettrici e le installazioni per la sicurezza delle persone. Gli impianti per la produzione di energia elettrica in proprio e gli impianti per assicurare un approvvigionamento di elettricità senza interruzione saranno sostituiti a causa dell’età. I componenti contaminati da sostanze inquinanti saranno smaltiti correttamente.

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 36 mio. fr.

  • di cui onorari: 3,9 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 4 mio. fr.

Nel corso del risanamento saranno installati apparecchi di ultima generazione più efficienti dal punto di vista energetico così da ridurre il fabbisogno di energia dell’impianto. Il calore residuo generato nei locali per i calcolatori sarà recuperato e riutilizzato nell’impianto.

Il risanamento è previsto tra il 2026 e il 2029.

Con la realizzazione del progetto le spese d’esercizio rimangono invariate. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 0,8 milioni di franchi all’anno.

Ripristino di due impianti di telecomunicazione

I due impianti di telecomunicazione comprendono un nodo classificato della Rete di condotta svizzera nonché sistemi classificati per le Forze aeree. Il nodo di rete e l’impianto di trasmissione sono rilevanti sia per l’esercito sia per la Rete integrata Svizzera per la sicurezza.

L’infrastruttura viene gestita da personale specializzato ed è disponibile per l’istruzione e gli impieghi della truppa. Entrambi gli impianti sono obsoleti e necessitano di un risanamento. In entrambe le ubicazioni, l’uso militare dovrà essere separato per quanto possibile e in modo opportuno da quello civile.

In una delle due ubicazioni, l’impianto militare esistente verrà sostituito con una nuova costruzione in grado di soddisfare i futuri bisogni degli utenti. Il nuovo edificio sostitutivo ospiterà un rifugio di emergenza, le infrastrutture per le autorità della Rete di condotta svizzera e il sistema di terra per la radiocomunicazione aeronautica. Anche l’allacciamento elettrico dell’ubicazione dovrà essere risanato.

Nell’altra ubicazione, la Confederazione acquisisce una parte del vicino impianto di Swisscom già utilizzato in comune. Per potere impiegare a scopi militari l’impianto di Swisscom a lungo termine, è necessario ripristinare le installazioni tecniche e gli impianti elettrici nonché attuare misure di protezione antincendio, adeguamento sismico e rafforzamento. Saranno apportati adeguamenti edili alla Rete di condotta svizzera e ad altri sistemi. 

L’installazione di apparecchi di ultima generazione efficienti dal punto di vista energetico ridurrà il fabbisogno di energia degli impianti. Il calore residuo dei locali tecnici verrà recuperato e riutilizzato negli impianti. Verrà installato un impianto fotovoltaico con una superficie totale di circa 160 metri quadrati. La quantità di energia elettrica prodotta corrisponde a 34 megawattora all’anno, pari al fabbisogno di circa 9 economie domestiche.

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 55,6 mio. fr.

  • di cui onorari: 3,2 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 8,4 mio. fr.

Complessivamente tre varianti sono state esaminate e confrontate tra loro sulla base di una valutazione dell’efficienza economica, vagliando in parte anche ubicazioni alternative. Sulla base di una valutazione dell’efficienza economica, di considerazioni ambientali e di un esame delle possibilità di ottenere un’autorizzazione, è stata scelta la variante più vantaggiosa per le due strutture di telecomunicazione.

Il risanamento è previsto tra il 2024 e il 2028.

In futuro, nelle due ubicazioni saranno in funzione sistemi di comunicazione supplementari che richiederanno requisiti più elevati per le installazioni tecniche e comporteranno un accresciuto fabbisogno di superfici utili ed energia. Per questa ragione la realizzazione del progetto comporta l’aumento delle spese d’esercizio di 0,8 milioni di franchi all’anno. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 3,5 milioni di franchi all’anno.

Risanamento delle aree riservate al servizio di volo a Payerne, tappa 2024–2028

Per garantire a lungo termine il servizio di volo e la sicurezza all’aerodromo militare di Payerne, le aree riservate al servizio di volo e parti della relativa infrastruttura devono essere risanate adeguandole alle esigenze attuali.

Le aree riservate al servizio di volo risalgono in parte agli anni Cinquanta. Per individuare e rimuovere tempestivamente danni o carenze della portanza, le condizioni delle aree vengono periodicamente analizzate. In questo ambito sono stati constatati danni alle vie di rullaggio: ciò comporta un rischio significativo di incidenti e può causare gravi danni ai motori degli aerei. L’eliminazione precoce di queste mancanze è in grado di prolungare il ciclo di vita delle pavimentazioni.

I lavori di manutenzione, ripristino e potenziamento necessari possono essere paragonati a opere edili stradali. A seconda della struttura della pavimentazione e della causa del danno, i lavori possono comportare la sostituzione parziale della pavimentazione, il potenziamento del fondo in ghiaia e della sottostruttura o la sostituzione degli strati di usura bituminosi. Inoltre, sono necessari piccoli adeguamenti alle attuali aree riservate ai servizi di volo. Dato che i lavori edili devono essere eseguiti durante l’esercizio dell’impianto, la realizzazione si estende su cinque anni. Solo per brevi finestre di tempo sarà necessario chiudere alcune piste..

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 24,4 mio. fr.

  • di cui onorari: 1,1 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 3,6 mio. fr.

Il risanamento è previsto tra il 2024 e il 2028.

Con la realizzazione del progetto le spese d’esercizio rimangono invariate. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 1,3 milioni di franchi all’anno.

Nuova costruzione di un edificio adibito all’istruzione a Herisau

La Scuola per sottufficiali di professione dell’esercito (SSPE) è il centro di formazione degli aspiranti sottufficiali di professione di tutte le Armi. L’attuale sede principale si trova in un immobile in locazione di fronte alla caserma di Herisau. Ulteriori superfici utili sono in locazione su un fondo situato nella parte occidentale del Comune. In una terza ubicazione, nella prospiciente area della caserma, la SSPE utilizza una sala fitness, guardaroba, magazzini e alloggi per i soldati d’esercizio, nonché parcheggi e spazi per la sussistenza della scuola reclute.

L’attuale suddivisione in tre ubicazioni è poco propizia allo svolgimento delle attività scolastiche. I numerosi trasferimenti tra le sedi complicano la gestione quotidiana dei moduli di formazione. A ciò si aggiungono gli elevati costi di locazione. L’esercito intende concentrare le attività della SSPE in un nuovo edificio all’interno del perimetro della caserma. Le sinergie a livello di spazi tra scuola reclute e SSPE, ovvero l’impiego degli spazi situati negli edifici della caserma, continueranno a essere sfruttate senza cambiamenti. L’esercito intende rinunciare all’uso delle ubicazioni attualmente in locazione.

Con la realizzazione del nuovo edificio la superficie utile principale verrà ridotta di circa 1000 metri quadrati rispetto a oggi. La nuova costruzione si estenderà su quattro piani. Al piano terra sono previsti uffici e locali per rapporti. I due piani superiori ospiteranno ciascuno due unità didattiche, la cui disposizione potrà essere cambiata in modo flessibile a seconda dell’uso previsto. Ogni unità didattica si compone di due aule, due locali per gruppi e un’aula per la preparazione degli insegnanti. I locali potranno essere utilizzati come spazi per incontri e riunioni. Al piano interrato si troveranno i guardaroba, i magazzini e le installazioni tecniche.

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 14,1 mio. fr.

  • di cui onorari: 1,6 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 1,9 mio. fr.

L’edificio sarà costruito secondo lo standard Minergie-P-ECO. Per il piano interrato verrà utilizzato cemento riciclato. Il piano terra e i piani superiori saranno costruiti in legno-calcestruzzo composito. Il teleriscaldamento alimentato dal sistema di riscaldamento a cippato esistente nel sito della caserma fornirà calore all’edificio.

Sul tetto è previsto un impianto fotovoltaico con una superficie totale di circa 200 metri quadrati. Saranno prodotti 34 megawattora di energia elettrica all’anno, pari al fabbisogno di circa 9 economie domestiche.

Nello studio di fattibilità, oltre alla variante della nuova costruzione richiesta, sono state esaminate diverse varianti che prevedevano la locazione di nuovi spazi, nonché l’acquisto e la conversione di un fondo vicino. Entrambe le soluzioni sono state scartate per motivi economici.

La realizzazione del nuovo edificio è prevista tra il 2024 e il 2025.

La realizzazione del progetto comporta la diminuzione delle spese d’esercizio di 0,4 milioni di franchi all’anno. Dato che l’esercito rinuncia ai siti in locazione, vengono meno costi di locazione ed esercizio per circa 0,9 milioni all’anno. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 1,0 milioni di franchi all’anno.

Nuova costruzione per il centro medico e la polizia militare Ovest a Payerne

Il piano del servizio sanitario per tutta la Svizzera prevede che l’assistenza medica stazionaria dei militari sia concentrata in centri medici regionali. È così possibile garantire un servizio 24 ore su 24 economico con personale di milizia e civile.

Presso la piazza d’armi di Payerne ha la propria sede anche il centro medico regionale (CMR). Quest’ultimo non corrisponde più alla legislazione, alle norme e alle raccomandazioni attuali. Non essendo possibile rispettare pienamente gli standard igienici in vigore, sussiste inoltre un accresciuto rischio di infezioni. In futuro, il CMR di Payerne servirà la regione di Friburgo e alcune parti del Cantone di Vaud, ragion per cui è previsto un aumento della capacità da 20 a 60 posti letto.

Gli edifici della polizia militare Ovest presso la piazza d’armi di Payerne necessitano di un importante risanamento. Dalla loro costruzione nel 1968, sono stati effettuati unicamente interventi di manutenzione ordinaria. I sei box prefabbricati per gli uffici, installati nel 1992 come ampliamento provvisorio, sono ancora in uso. L’esercito intende pertanto realizzare un edificio sostitutivo a Payerne, in cui troveranno spazio CMR e polizia militare.

Nel nuovo edificio sostitutivo previsto presso l’attuale sede della polizia militare, il centro medico regionale (CMR) e la polizia militare saranno collocati in due ali separate. Grazie alla condivisione delle installazioni tecniche di uso comune, sarà possibile ridurre i costi di costruzione.

Il CMR situato nell’ala sud comprenderà 60 posti letto, sale per visite e trattamenti nonché locali accessori per 18 collaboratori del personale di milizia e civile. In caso di bassa occupazione dei letti, potranno essere adibiti ad alloggio per i quadri delle truppe fino a 24 posti letto. Con la realizzazione del CMR, l’esercito potrà dislocare tre posti a tempo pieno in un’altra regione. Non appena il nuovo CMR entrerà in funzione, l’infermeria della piazza d’armi di Drognens potrà essere trasformata in un ambulatorio di dimensioni pari a quelle di uno studio medico allargato. L’infrastruttura sanitaria della piazza d’armi di Friburgo sarà soppressa dopo la sua chiusura e il trasferimento a Drognens alla fine del 2023.

Nell’ala nord del nuovo edificio saranno ospitati il comando d’impiego della polizia militare Ovest e la centrale d’impiego con un totale di 64 collaboratori. L’edificio comprende uffici, sale per la teoria, celle per gli arresti, magazzini e un’infrastruttura per cani. I parcheggi per i veicoli di impiego si trovano su entrambi i lati dell’edificio.

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 30,5 mio. fr.

  • di cui onorari: 2,4 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 3,5 mio. fr.

Il nuovo edifico sarà costruito conformemente allo standard Minergie-P-ECO. Sui tetti è previsto un impianto fotovoltaico con una superficie totale di circa 1500 metri quadrati. L’impianto produrrà 376 megawattora di energia elettrica all’anno, pari al fabbisogno di circa 90 economie domestiche. L’edificio sarà collegato a una rete di teleriscaldamento alimentata a legna. Sarà così possibile risparmiare circa 15 000 litri di olio da riscaldamento, mentre le emissioni di CO2 potranno essere ridotte di 2,8 tonnellate.

In alternativa all’edificio sostitutivo previsto, si sono valutati anche il risanamento e l’ampliamento degli edifici esistenti. È stata vagliata anche la possibilità di costruire sul sito due edifici indipendenti. La variante qui proposta è la soluzione migliore in termini di copertura del fabbisogno, potenziale di sviluppo ed economicità.

La realizzazione della nuova costruzione è prevista tra il 2024 e il 2026.

Con la realizzazione del progetto le spese d’esercizio annue diminuiranno di 0,1 milioni di franchi. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 2,7 milioni di franchi all’anno.

Risanamento di edifici adibiti all’istruzione a Thun

La piazza d’armi di Thun è una delle più importanti piazze d’armi dell’esercito. Ospita principalmente le formazioni di addestramento dei blindati e dell’artiglieria e la logistica. Nella piazza d’armi ha sede anche il «Centro d’istruzione delle truppe meccanizzate» (CIM) che assicura l’istruzione delle reclute sui carri armati da combattimento e sui carri armati granatieri. Il simulatore tattico elettronico per formazioni meccanizzate (ELTAM) è un moderno strumento per l’istruzione dei comandanti di battaglione e dei loro stati maggiori. L’ELTAM riproduce fedelmente le aree di combattimento – con una vista esterna a 360 gradi generata dal computer e una simulazione sonora – per esercitare tutti i processi di condotta. Per la manutenzione di veicoli blindati e fuoristrada sono presenti anche due edifici adibiti a officina con un impianto di lavaggio.

Gli edifici del CIM sono stati consegnati alla truppa pronti per essere utilizzati alla fine del 1979. Comprendono tre edifici didattici, 12 padiglioni per l’istruzione, due officine e diversi magazzini. Ogni padiglione è dotato di una sottostazione che garantisce il passaggio da un padiglione all’altro e ospita i sistemi di gestione e di areazione. Le installazioni tecniche degli edifici e il sistema di gestione sono obsoleti e non soddisfano più le disposizioni di legge; inoltre non sono più disponibili i pezzi di ricambio. Gli impianti elettrici e di areazione possono guastarsi parzialmente o completamente in qualsiasi momento. L’allacciamento sanitario necessita di un risanamento. L’impianto di aria compressa è sovradimensionato e inefficiente per l’uso attuale. Inoltre, gli edifici che alloggiano il CIM non sono antisismici: per garantire la sicurezza delle persone e l’efficienza funzionale a lungo termine, dovranno essere risanati.

La superficie degli edifici da risanare è di circa 44 000 metri quadrati, pari approssimativamente alla superficie di sei campi da calcio. L’involucro degli edifici didattici, le installazioni tecniche nonché parti degli interni devono essere rinnovati. L’isolamento interno e la sostituzione delle finestre prevista consentiranno di rispettare lo standard Minergie e di ridurre il consumo energetico. Inoltre, è prevista la sostituzione dell’illuminazione interna, degli impianti ad alta e bassa tensione e dei quadri elettrici. I padiglioni per l’istruzione sono essenzialmente in buone condizioni; i loro tetti sono già stati risanati una decina di anni fa. Tuttavia, è necessario risanare in particolare gli impianti sanitari, le facciate dei finestrini posteriori, l’areazione e le condotte delle acque meteoriche e luride. I trasformatori delle 12 sottostazioni dovranno essere sostituiti. È necessario migliorare l’isolamento termico dei magazzini indipendenti e dei due edifici adibiti a officina.

Le misure edili dovranno essere attuate parallelamente al normale svolgimento delle attività di istruzione. Come misura urgente, gli impianti di raffreddamento sono già stati sostituiti e sono stati effettuati i principali interventi per garantire che le attività di istruzione possano svolgersi in sicurezza.

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 46,2 mio. fr.

  • di cui onorari: 2,7 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 4,8 mio. fr.

Sul tetto dell’edificio didattico sarà installato un impianto fotovoltaico con una superficie totale di circa 1300 metri quadrati. La quantità di energia elettrica prodotta corrisponde a 245 megawattora all’anno, pari al fabbisogno di circa 60 economie domestiche. Impianti fotovoltaici sono già stati installati sugli altri due edifici. Ciò non è possibile nei padiglioni per l’istruzione a causa di motivi strutturali.

Oltre al risanamento richiesto è stata considerata anche la possibilità di realizzare una nuova costruzione per il Centro d’istruzione delle truppe meccanizzate e di centralizzare i magazzini del materiale e delle officine. Entrambe le soluzioni sono state accantonate a causa della scarsa economicità.

Il risanamento è previsto tra il 2024 e il 2029.

Con la realizzazione del progetto le spese d’esercizio rimangono invariate. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 0,5 milioni di franchi all’anno.

Ampliamento della logistica nel Nord del Ticino

Il Centro logistico dell’esercito Monteceneri è competente per la preparazione, il ritiro e la manutenzione del materiale d’impiego e d’istruzione delle truppe nel Cantone Ticino e nel Canton Uri, nell’Alto Vallese e in Valle Mesolcina. Ad esso sono assegnati numerose sedi esterne, depositi periferici e impianti sotterranei.

Per mantenere il materiale pronto per l’impiego e per rifornire le formazioni di milizia, l’esercito ha bisogno di infrastrutture logistiche adeguate al deposito e alla manutenzione di veicoli, materiali e sistemi. Al fine di ottimizzare la logistica dei trasporti, in futuro intende far espletare questi compiti in tre siti nel Nord del Ticino: due aree a Quinto e una a Claro. In compenso, intende chiudere i siti di Acquarossa e Bodio, che si trovano in una posizione molto meno favorevole e che hanno bisogno di un risanamento.

Un’area di Quinto è utilizzata per il deposito e la manutenzione di materiali e sistemi. L’esercito intende farvi costruire un magazzino a due piani. Nell’altra area è prevista la realizzazione di un padiglione per veicoli e di un edificio adibito a officina con area di lavaggio. Grazie alla nuova officina, che comprenderà anche un banco prova per gli impianti frenanti e locali per il personale e la truppa, in futuro dovrebbero essere necessari meno trasporti al Centro logistico dell’esercito Monteceneri. Anche a Claro l’esercito vuole costruire un nuovo padiglione per i veicoli. Il deposito esistente sarà dotato di pareti divisorie supplementari e di una migliore protezione contro le effrazioni.

L’attuazione del progetto permetterà all’esercito di ridurre l’onere logistico e di lavorare in maniera più efficiente: in futuro veicoli, materiale e sistemi potranno essere depositati dove le formazioni di milizia in stato di prontezza elevata ne hanno bisogno.

Spese d’investimento secondo Codice dei costi di costruzione: 37,9 mio. fr.

  • di cui onorari: 2,6 mio. fr.

Imprecisione dei costi: 4,1 mio. fr.

Sui tetti dei nuovi edifici a Quinto e a Claro saranno installati impianti fotovoltaici con una superficie totale di circa 3300 metri quadrati. La quantità di energia elettrica prodotta corrisponde a 777 megawattora all’anno, pari al fabbisogno di circa 200 economie domestiche. L’edificio che sarà adibito a officina a Quinto sarà realizzato nel rispetto dello standard Minergie.

In alternativa agli edifici sostitutivi previsti, è stata esaminata la possibilità di risanare gli edifici esistenti nelle rispettive ubicazioni. Tuttavia, quest’ultima opzione è stata accantonata per motivi economici. Inoltre, è stata considerata una variante che prevedeva di rinunciare a costruire l’officina di Quinto. L’ipotesi è stata tuttavia scartata a causa dell’onere per il trasporto del materiale al Monteceneri per la manutenzione.

L’ampliamento della logistica nel Nord del Ticino è previsto tra il 2024 e il 2026.

L’attuazione del progetto permette di ridurre le spese d’esercizio di 0,2 milioni di franchi all’anno. In seguito all’aumento del valore, i costi lordi di locazione aumentano di 2,7 milioni di franchi all’anno.

Altri progetti immobiliari 2023

  • Studi e progettazioni: 40 mio. di franchi.
  • Ampliamenti 95 mio. di franchi.
  • Misure di mantenimento del valore: 135 mio. di franchi.
  • Altri scopi: 10 mio. di franchi.

  • Sostituzione della piazza d’esercitazione della Saleggina
    La Confederazione cede l’area della piazza di esercitazione della Saleggina al Cantone del Ticino. In sostituzione, verrà costruita una piazza di esercitazione a Pollegio.
  • Impianti fotovoltaici e stazioni di ricarica a Brugg
    Nel centro logistico di Brugg saranno installati impianti fotovoltaici su tutti i tetti che presentano superfici idonee. Parallelamente, saranno allestite stazioni di ricarica per veicoli elettrici.en.

  • Risanamento dell’approvvigionamento idrico a St. Luzisteig
    Gli impianti per l’approvvigionamento idrico di St. Luzisteig necessitano di un risanamento complessivo. Inoltre, le acque sotterranee sono contaminate da metaboliti del clorotalonil. Per continuare a potere essere utilizzate come acqua potabile, devono ora essere miscelate con acqua di sorgente del serbatoio di Steigwiesen.
  • Risanamento complessivo dell’impianto di tiro di Stockweiher a Bremgarten (AG)
    Il piano di protezione contro il rumore per l’impianto di tiro di Stockweiher prevede l’adozione di misure di ripristino e di protezione contro il rumore. La loro attuazione è necessaria perché l’impianto di tiro possa continuare a essere usato.
  • Misure dal piano generale di smaltimento delle acque di Rothenburg
    Per garantire uno smaltimento delle acque a norma di legge nel sito dell’ex parco veicoli dell’esercito a Rothenburg, è necessario separare l’acqua del tetto da quella del sito, rinnovare parti della rete di condutture e creare ulteriori possibilità di ritenuta.

  • Per ampliamenti specifici da parte dei locatari nonché attrezzatura d’esercizio e mobilia a installazione fissa negli oggetti locati;
  • per contributi di investimento per il risanamento di infrastrutture utilizzate in comune con terzi, come strade e impianti a fune;
  • per maggiori uscite dovute al rincaro per altri progetti del presente programma degli immobili;
  • per danni non assicurati a edifici e impianti del DDPS.

Aspetti generali

Con i programmi degli immobili degli ultimi anni sono stati decisi diversi ampliamenti e accorpamenti di ubicazioni al fine di attuare gli obiettivi principali del Concetto relativo agli stazionamenti del 2013. Con i lavori di ampliamento presso le piazze d’armi di Thun e Drognens si sono create le basi per la chiusura delle ubicazioni di Lyss e Friburgo. La piazza d’armi di Frauenfeld è stata ampliata e per contro l’esercito abbandonerà diverse ubicazioni nella regione di Zurigo e in Turgovia. Ad ogni modo si può notare che il fabbisogno immobiliare è generalmente aumentato rispetto al Concetto relativo agli stazionamenti del 2013. Ciò vale in modo esemplare per l’ambito delle infrastrutture logistiche protette, necessarie per migliorare la capacità di resistenza. Man mano che vengono colmate le lacune presenti nell’equipaggiamento, cresce anche la necessità di spazio per l’appropriato immagazzinamento del materiale. Per tali ragioni, attualmente il Concetto relativo agli stazionamenti è in fase di verifica.

Il Programma d’armamento 2023 comporterà presumibilmente l’assegnazione a imprese svizzere di commesse dell’ammontare di 413 milioni di franchi (57 % dei crediti d’impegno) e affari di compensazione per 209 milioni di franchi (29 %). In tal modo l’86 per cento dei crediti d’impegno genererà commesse supplementari alle imprese in Svizzera. Inoltre il Programma degli immobili del DDPS 2023 avrà ripercussioni prevalentemente sull’occupazione in Svizzera. In particolare la base industriale e tecnologica rilevante per la sicurezza (STIB) nonché il settore edilizio otterranno commesse per un ammontare di 1,2 miliardi di franchi. L’acquisto di materiale dell’esercito non è compreso nell’importo.

In questi settori le partecipazioni genereranno competenze e valore aggiunto. Sul lungo periodo l’esercizio e la manutenzione salvaguarderanno inoltre posti di lavoro e in parte ne creeranno di nuovi.

Per quanto riguarda gli affari di compensazione, il DDPS mira a una distribuzione a livello regionale: 65 per cento nella Svizzera tedesca, 30 per cento nella Svizzera romanda e 5 per cento nella Svizzera italiana.

Con il Programma degli immobili del DDPS 2023, saranno realizzati impianti fotovoltaici con una superficie totale di 17 000 metri quadrati in 12 sedi che genereranno 3,2 gigawattora di energia elettrica all’anno, pari al consumo di circa 800 economie domestiche. Se in una sede può essere prodotta più elettricità di quanta ne venga consumata, essa sarà integrata nel gruppo di bilancio DDPS e utilizzata in un’altra sede del DDPS.

Tutti gli edifici riscaldati sono costruiti o risanati almeno secondo lo standard Minergie, riducendo il fabbisogno di calore e di freddo. Oltre al risanamento degli edifici, verranno ampliati gli impianti di produzione e le capacità di immagazzinamento nell’ambito delle energie rinnovabili. La sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento a energia fossile con riscaldamenti basati su energie rinnovabili aumenterà l’efficienza energetica e ridurrà nel contempo le emissioni di CO2.

Inoltre saranno attuati progetti pilota che contribuiranno a un approvvigionamento energetico autarchico degli edifici e degli impianti militari con vettori energetici rinnovabili.

Gli acquisti richiesti serviranno anche a sostituire veicoli obsoleti. Questo permetterà di ridurre il consumo di carburanti e le emissioni di CO2. Saranno acquistati carri armati granatieri più ecologici ed efficienti sotto il profilo energetico, autovetture elettriche nonché carrelli elevatori a forca e transpallet elettrici. Sarà inoltre sottoposta a valutazione la prossima generazione di autocarri che nei prossimi anni sostituirà parte dell’attuale flotta di 2500 autocarri.

Il Consiglio federale vuole ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di energia dell’Amministrazione federale. Nel 2019 ha incaricato i dipartimenti di attuare un Pacchetto clima. Entro il 2030 il DDPS dovrà ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40 per cento rispetto al 2001. Le restanti emissioni di gas serra devono essere completamente compensate attraverso certificati di riduzione delle emissioni.

Il DDPS dispone già dal 2004 di un concetto energetico. Nel quadro di questo concetto, nel 2010 il dipartimento ha riorganizzato i propri sforzi nell’ambito della riduzione dei costi energetici e delle emissioni di CO2 al fine di attuare gli obiettivi di politica energetica del Consiglio federale. Per il prossimo decennio il Concetto energetico DDPS verrà sostituito dal «Piano d’azione energia e clima DDPS», che definisce tra le altre cose le seguenti misure:

  • Risanamento di edifici
    Negli ultimi anni il DDPS ha rinunciato a installare nuovi riscaldamenti alimentati con energie fossili nei propri immobili. Il riscaldamento proviene da energie rinnovabili quali calore solare e ambientale, geotermia, biomassa, legna e pompe di calore. Si mira a sostituire tutti i riscaldamenti a nafta entro il 2030, indipendentemente dal termine della loro durata di utilizzazione. Per il risanamento di edifici e la sostituzione di impianti di riscaldamento si applicano sistematicamente le direttive tecniche in materia di energia, edifici e impianti tecnici, grazie alle quali ad oggi le emissioni annue di CO2 sono state ridotte di circa 24 000 tonnellate rispetto al 2001. Il DDPS prevede investimenti pari a 87 milioni di franchi per la sostituzione anticipata degli impianti di riscaldamento grazie alla quale le emissioni di CO2 verranno ridotte di ulteriori 20 000 tonnellate all’anno entro il 2030.
  • Produzione di elettricità e di calore
    Già oggi il DDPS gestisce oltre 40 impianti fotovoltaici, che insieme producono circa sei gigawattora di energia elettrica all’anno. Tale grandezza corrisponde al fabbisogno energetico medio annuo di circa 1500 economie domestiche. Entro il 2030 la capacità produttiva dovrà raggiungere circa 25 gigawattora all’anno, che corrispondono al fabbisogno annuo di circa 6250 economie domestiche.
  • Parco veicoli
    L’esercito gestisce un grande parco veicoli, composto per la maggior parte da veicoli non blindati con un peso totale tra le 3,5 e le 40 tonnellate. Attualmente vengono impiegati 15 000 veicoli di questo tipo, che percorrono 50 milioni di chilometri all’anno. Negli ultimi anni questa parte della flotta è stata costantemente rinnovata, riducendo quindi sensibilmente il consumo di carburante. Ora occorre portare avanti questo rinnovo. 

La gestione degli immobili del DDPS conferisce grande importanza allo sviluppo sostenibile del proprio portafoglio. Le seguenti misure contribuiscono a uno sviluppo sostenibile del portafoglio immobiliare:

  • Standard di costruzione
    Nei progetti di costruzione si applica lo standard Minergie. A seconda della categoria dell’edificio e del tipo di progetto (nuova costruzione o risanamento) si impiegano diversi standard Minergie o elementi di costruzione secondo i moduli Minergie. A seconda della categoria degli edifici questi vengono integrati con il complemento ECO per la salute e l’ecologia edilizia. Il DDPS si orienta inoltre verso lo «Standard della Costruzione Sostenibile Svizzera» nei settori dell’edilizia e delle infrastrutture.
  • Protezione del suolo e risanamento di siti contaminati
    L’utilizzo di determinati siti da parte dell’esercito può inquinare il suolo. Nell’ambito degli esercizi di tiro alcuni metalli pesanti contenuti nelle munizioni possono ad esempio penetrare nel sottosuolo. Per evitare ciò le piazze vengono dotate – dove possibile dal punto di vista tecnico – di parapalle artificiali. Le piazze d’armi messe fuori servizio vengono controllate e le superfici inquinate vengono sanificate. Il nostro Consiglio calcola un ammontare delle spese di circa 360 milioni di franchi. Negli ultimi anni sono stati sanificati in totale circa 300 000 metri quadrati di suolo presso le piazze di tiro militari e gli impianti di tiro.
  • Biodiversità e protezione della natura
    Le superfici utilizzate dal DDPS hanno spesso un particolare valore ecologico. Con il programma «Natura, paesaggio ed esercito» il DDPS vuole conciliare tra loro l’utilizzo a scopo agricolo e militare e i beni naturali presenti nelle ubicazioni nonché promuovere la biodiversità in modo mirato. L’efficacia del programma viene verificata ogni anno attraverso un monitoraggio della biodiversità.
  • Rumore degli esercizi di tiro
    L’ordinanza del 15 dicembre 1986 contro l’inquinamento fonico stabilisce valori limite d’esposizione al rumore su piazze d’armi, di tiro e d’esercizio militari. Entro il 2025 il DDPS sarà tenuto a calcolare l’inquinamento fonico presso tutti i propri impianti e se necessario attuare misure di risanamento.
  • Protezione integrale delle acque
    Nella gestione del proprio approvvigionamento di acqua potabile e degli impianti di trattamento delle acque di scarico il DDPS applica sistematicamente il principio della «protezione integrale delle acque». Ciò assicura che sia disponibile una quantità adeguata di acqua e che sia garantita la qualità sull’intero ciclo.

Limite di spesa

Aumento del limite di spesa dell’esercito per gli anni 2021–2024

Con il messaggio sull’esercito 2020 le Camere federali hanno deciso un limite di spesa dell’esercito di 21,1 miliardi per gli anni 2021–2024. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, nel 2022 il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di aumentare gradualmente le uscite dell’esercito in modo da raggiungere l’1 per cento del PIL al più tardi nel 2030. Successivamente il Governo e il Parlamento hanno stanziato mezzi supplementari per l’esercito nel quadro del Preventivo 2023 e del Piano finanziario della Confederazione 2024–2026. Questi mezzi superano il limite di spesa autorizzato dal Parlamento nel 2020. Il Consiglio federale chiede pertanto di aumentare il limite di spesa a 21,7 miliardi di franchi.. 

Il limite di spesa è un importo massimo dei crediti a preventivo per determinate spese (ad es. per l’esercito) stabilito dall’Assemblea federale per più anni. Il limite di spesa non costituisce uno stanziamento di crediti.

È definito credito a preventivo il budget con il quale vengono pagate le uscite dell’anno corrente (per es. spese salariali, ma anche fatture giunte a scadenza di ordinazioni di anni precedenti). I crediti a preventivo vanno distinti dai crediti d’impegno, i quali sono autorizzazioni concesse dal Parlamento a contrarre impegni finanziari pluriennali fino a una determinata cifra per un determinato scopo. L’esempio più semplice è l’ordinazione di materiale d’armamento che sarà fornito nel corso di diversi anni e per il quale giungeranno a scadenza dei pagamenti distribuiti su diversi anni. I crediti d’impegno quindi si riferiscono a pagamenti pluriennali, mentre i crediti a preventivo si riferiscono a pagamenti nell’anno in questione.

Sì. Le Camere federali approvano il budget dell’esercito con il preventivo annuale. Inoltre approvano i crediti d’impegno per l’esercito mediante i programmi d’armamento annuali, i crediti per gli acquisti di materiale dell’esercito e i programmi degli immobili del DDPS. Gli impegni che ne derivano sono finanziati attraverso il budget dell’esercito..

Con il messaggio sull’esercito 2020 le Camere federali hanno approvato un limite di spesa dell’esercito di 21,1 miliardi per gli anni 2021–2024. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022 hanno incaricato il Consiglio federale di aumentare gradualmente le spese dell’esercito in modo da raggiungere almeno l’1 per cento del PIL al più tardi nel 2030. Successivamente il Consiglio federale e il Parlamento hanno stanziato mezzi supplementari per l’esercito nel quadro del Preventivo 2023 e del Piano finanziario 2024–2026. Questi mezzi superano il limite di spesa autorizzato dal Parlamento. Con il suo messaggio il Consiglio federale chiede pertanto di aumentare il limite di spesa.

Rispetto ad altri settori di compiti della Confederazione, dal 1990 le uscite in materia di sicurezza hanno registrato una crescita nettamente inferiore alla media. Con il limite di spesa 2021–2024 il Parlamento ha deciso un tasso di crescita annuo dell’1,4 per cento. Pertanto, soltanto negli ultimi anni i tassi di crescita nel settore di compiti della sicurezza si sono adeguati a quelli del bilancio complessivo della Confederazione.

Con i mezzi finanziari supplementari, l’esercito potrà essere ammodernato più rapidamente rispetto a quanto sinora pianificato. Per il Consiglio federale il rinnovamento dei mezzi per la protezione della popolazione dalle minacce aeree gode ancora della massima priorità. Il Parlamento si è espresso a favore degli acquisti degli F-35A e del sistema Patriot, che saranno finanziati con il budget ordinario dell’esercito e nei prossimi anni vincoleranno una gran parte delle risorse finanziarie. Secondo l’attuale pianificazione finanziaria, la sostituzione di grandi sistemi delle truppe di terra avrebbe dovuto avvenire soltanto negli anni 2030. Tuttavia un gran numero di questi sistemi giungerà al termine della durata di utilizzazione già dalla fine degli anni 2020. La guerra in Ucraina ha sottolineato l’importanza di questi sistemi, che dovranno essere sostituiti prima del previsto.

Con il messaggio sull’esercito 2022 le Camere federali hanno inoltre approvato crediti d’impegno supplementari per un importo totale di 300 milioni di franchi. Ciò permetterà all’esercito di aumentare l’autoprotezione nel ciberspazio e nello spazio elettromagnetico, di acquistare una seconda serie di mortai 16 e di preparare l’acquisto di veicoli di condotta.

Con l’ulteriore sviluppo dell’esercito, l’esercito ha previsto di destinare il 60 per cento dei circa 5 miliardi di franchi del preventivo annuo alle spese d’esercizio e il 40 per cento agli investimenti. In occasione della richiesta del limite di spesa 2021–2024, il Consiglio federale si è posto l’obiettivo di stabilizzare le spese d’esercizio in termini reali. L’accelerazione dell’ammodernamento dell’esercito, che dovrebbe essere raggiunta grazie ai mezzi supplementari, e l’eliminazione di lacune di capacità genereranno tuttavia una crescita reale delle spese d’esercizio

Il fabbisogno finanziario supplementare ammonta a 600 milioni di franchi, di cui 379 milioni destinati alle maggiori spese d’esercizio e agli investimenti. Per quanto riguarda gli investimenti, in seguito a ritardi negli acquisti e nelle costruzioni sono state costituite riserve a destinazione vincolata, di cui 318 milioni di franchi saranno prevedibilmente sciolti entro il 2024. La riserva tecnica sarà ridotta di 97 milioni di franchi.

Si è valutato di proporre al Parlamento l’aumento del limite di spesa dell’esercito per gli anni 2021–2024 soltanto nel quadro del Preventivo 2024. Questa alternativa è stata respinta poiché il limite di spesa è stato approvato con il messaggio sull’esercito 2020 ragion per cui anche un suo aumento va chiesto in sede di messaggio sull’esercito. Inoltre con il messaggio sull’esercito 2023 sarà verosimilmente disponibile un decreto nell’autunno 2023. Il Parlamento decide quindi, come sempre, il limite di spesa prima dei dibattiti sul preventivo.

Il limite di spesa può essere deciso indipendentemente dal preventivo, poiché secondo l’articolo 20 capoverso 1 della legge del 7 ottobre 2005 sulle finanze della Confederazione corrisponde a un importo massimo dei crediti a preventivo stabilito dall’Assemblea federale durante un periodo pluriennale.

Il Consiglio federale appoggia un aumento graduale delle uscite dell’esercito a partire dal 2023. Valuterà costantemente l’aumento all’1 per cento del PIL alla luce delle uscite complessive nel bilancio federale. In vista di una rettifica del piano finanziario il nostro Collegio ha pertanto deciso di procedere a un adeguamento nei prossimi anni.

L’esercito deve investire regolarmente nell’ammodernamento dell’equipaggiamento e negli immobili. Solo in questo modo può sviluppare ulteriormente le sue capacità e adempiere i suoi compiti. Negli anni Novanta oltre il 40 per cento del budget dell’esercito veniva destinato agli investimenti. La quota destinata agli investimenti ha registrato un continuo calo e nel 2014 si attestava al 26 per cento. Con l’ulteriore sviluppo dell’esercito, l’esercito ha previsto di destinare il 60 per cento dei circa 5 miliardi di franchi di fabbisogno finanziario annuo alle spese d’esercizio e il 40 per cento agli investimenti. Con l’incremento del budget dell’esercito si intende raggiungere una quota destinata agli investimenti superiore al 40 per cento. Questa ripartizione crea le condizioni per un ulteriore sviluppo dell’esercito in un’ottica di lungo termine e allo stesso tempo per garantire l’attività operativa.

Negli ultimi anni le spese d’esercizio dell’esercito sono aumentate costantemente. Maggiori spese si registrano soprattutto nel settore dell’informatica a causa di nuove applicazioni e servizi. Anche la nuova realizzazione e l’ulteriore sviluppo del settore ciber e le misure per la sicurezza informatica hanno un impatto su queste spese. Inoltre l’invecchiamento dei sistemi militari genera spese supplementari per il materiale di ricambio e la manutenzione. L’aumento dei prezzi delle materie prime costituisce un altro fattore. Anche l’incremento dei costi energetici e degli investimenti comporta maggiori spese d’esercizio. Infine anche per la manutenzione degli immobili l’esercito ha bisogno di più mezzi finanziari.

Per consentire all’esercito di poter disporre di risorse finanziarie sufficienti per il suo ulteriore sviluppo, nei prossimi anni occorrerà stabilizzare le spese d’esercizio. 

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