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Impieghi dell’esercito

L’esercito assolve diversi impieghi in Svizzera e all’estero. In Svizzera, ad esempio, garantisce regolarmente il suo appoggio alla polizia in compiti di sicurezza e protezione (per esempio in occasione di grandi conferenze internazionali come il WEF), o fornisce assistenza in caso di catastrofi naturali o altre crisi (per esempio a causa di una pandemia come è stato il caso durante la crisi legata al coronavirus). All’estero, l’esercito fornisce regolarmente aiuto in caso di catastrofe (ad esempio in caso di grandi incendi boschivi) e partecipa a impieghi volti a promuovere la pace e la stabilità nelle regioni di crisi. Esempi di promozione militare della pace sono l’impiego di Swisscoy nella missione KFOR in Kosovo, alla quale l’Esercito svizzero partecipa dal 1999, o l’invio di specialisti di sminamento nel quadro di impieghi dell’ONU.

Di regola, per gli impieghi dell’esercito in Svizzera e all’estero occorrono delle decisioni del Consiglio federale e spesso persino del Parlamento. Il settore Politica di sicurezza (sett POLSIC) elabora le basi necessarie per le decisioni in stretta collaborazione con l’esercito e d’intesa con i Dipartimenti o i Cantoni interessati. Le relative proposte e decisioni vengono sottoposte al Consiglio federale o al Parlamento e forniscono informazioni sugli impieghi dell’esercito (ad esempio sulla situazione in loco, lo scopo, l’entità, la durata e i costi).

Il sett POLSIC sviluppa inoltre le basi per questioni specifiche riguardanti l’orientamento e l’ulteriore sviluppo degli impieghi dell’esercito. Un esempio di un simile documento è il Rapporto sull’ulteriore sviluppo del promovimento militare della pace dell’autunno del 2020. Il sett POLSIC ha infine il compito di verificare che i documenti di base e gli impieghi dell’esercito coincidano con gli obiettivi in materia di politica di sicurezza del capo del DDPS e del Consiglio federale.